Le perle di Epstein possono essere considerate delle vere e proprie piccole cisti di colore bianco o giallo e generalmente sono spesse circa 1 o 3 millimetri che si manifestano sotto al palato o sulle gengive dei neonati. Il nome deriva dal dottore che per la prima volta le ha studiate. Le perle di Epstein vengono definite anche cisti gengivali, ma non devono essere confuse con i primi dentini del bambino. Generalmente questa è una condizione che può verificarsi nei bambini non oltre il terzo mese di vita, quindi si tratta di una condizione legata solo ed esclusivamente al periodo neonatale e molto spesso non c’è alcun bisogno di preoccuparsi, se il bambino ha superato il terzo mese di vita è necessariamente consigliabile consultare uno specialista che sappia bene come trattare le perle di Epstein.
Le perle di Epstein sono pericolose per il bambino?
È bene specificare che le perle di Epstein sono cisti benigne e questo vuol dire che non sono pericolose per il bambino, ma soprattutto non arrecano alcun dolore. Le cisti non devono nemmeno essere curate con vari trattamenti, perché andranno via nel giro di poche settimane. Durante l’allattamento può capitare che una cisti si rompa, a contatto con il biberon o il ciuccio, se questo non avviene al bambino può essere anche dato uno strumento da strofinare sulle gengive per poter far assorbire le perle di Espstein in meno tempo. L’importante è che le cisti non vengano mai schiacciate in modo volontario poiché potrebbero essere introdotti anche vari batteri.
Quando è necessario consultare un medico?
Come è stato già detto, le perle di Epstein non sono affatto pericolose, ma chiedere un consulto medico può essere rassicurante per le neo-mamme. Le cisti al proprio in terno contengono delle proteine e questo fa pensare che si manifestano quando nel bambino vi è un eccesso di quest’ultime, per questo motivo il medico va consultato nel momento in cui dopo circa una decina di giorno le perle di Esptein non si sono ancora assorbite, oppure quando il bambino inizia ad avvertire dolore o fastidio. Il medico valuterà in modo scrupoloso tutta la situazione e saprà consigliare la soluzione migliore da adottare. Ma non sempre si tratta di perle di Epstein, molte volte i segni possono essere anche associati a dei denti prematuri, ogni bambino possiede uno sviluppo non paragonabile a quello degli altri e quindi non bisogna mai mettere in atto delle diagnosi in modo autonomo.