Cambiare il pannolino al proprio bambino è un’operazione molto importante.
Si tratta di un momento intimo che un genitore vive con il figlio, che a sua volta, si sente veramente amato e coccolato.
Nei primi 5/6 mesi è tutto abbastanza tranquillo.
Spesso però, quando il piccolo inizia a crescere un po’ di più, inizia anche a diventare ingestibile e a scalciare ininterrottamente.
Non temete, esiste una soluzione simpatica ed educativa che andrà a risolvere il problema: ossia il cambio di pannolino non più sdraiato, bensì in piedi.
Questo metodo è stato teorizzato da Maria Montessori, la quale afferma che, così facendo, il bambino si sentirà più grande e pure più coinvolto nell’attività.
Stando in piedi sul suo fasciatoio, i suoi occhi saranno alla stessa altezza di quelli dei genitori e conseguentemente il contatto sarà maggiore.
Perché conviene cambiarlo mettendo il bambino in piedi?
Secondo il metodo Montessori, è meglio evitare di cambiare il pannolino al bambino orizzontalmente, perché in questo modo si sente come fosse un oggetto; inoltre, il fatto che non può vedere cosa stanno facendo i suoi genitori lo rende estremamente nervoso.
Tenere le gambe sospese, lo spinge a muoverle, e per un genitore diventa difficoltoso procedere alla sostituzione del pannolino.
Cambiare il pannolino in piedi quindi, si rivela sempre un’ottima scelta. Cambiando il pannolino in piedi, il grado di attenzione aumenta, e fa sì che il bimbo diventi più collaborativo; a volte può accadere che alcuni bambini decidano di provare a pulirsi per conto proprio.
Questa operazione agevola il passaggio dal pannolino al bagno, vista la similitudine della posizione mantenuta in tutti e due i casi (la posizione verticale). Infine, egli prenderà confidenza con gli abiti che indossa (per esempio alzandosi da solo i pantaloncini). Ciò, andrà a migliorare nel corso del tempo la capacità di vestirsi in piena autonomia.
A che età è giusto iniziare?
Si può iniziare a sfruttare il metodo Montessori a partire dai dodici mesi di vita del bimbo, periodo specifico dove egli riesce a stare in piedi in autonomia e in totale sicurezza.
L’ambiente deve essere sempre e comunque quello del tradizionale fasciatoio, che verrà usato come il piano in cui starà in piedi. Si tratta dunque, di un appoggio e sarà fondamentale per riuscire a stare dritto da solo (pure se l’appoggio numero uno saranno le spalle del genitore).