L’Italia è ad oggi il Paese europeo con la maggiore concentrazione di bambini, di età compresa tra i 6 e i 9 anni, in evidente sovrappeso o in condizione di obesità. A rivelarlo è l’ultimo rapporto sulla malnutrizione infantile redatto dalla Ong Helpcode, i cui dati sono stati divulgati in occasione delle recenti Giornate mondiali dell’alimentazione e contro l’obesità, celebrate rispettivamente il 16 ed il 10 ottobre scorsi.
Prevalentemente maschi e del sud
I risultati di questo rapporto sono incontrovertibili: secondo quanto stimato sono almeno 100.000, in Italia, i bambini che hanno problemi di peso e che sono dunque a rischio. La maggior parte sono maschi, ma la percentuale rilevata non supera comunque di molto quella relativa alle femmine. Molti di loro vivono nelle regioni del Centro e del Sud Italia, in particolar modo Calabria, Molise, Puglia, Sicilia e Basilicata, ovvero laddove si registra una maggiore incidenza di questo allarmante fenomeno che non può essere ignorato. Ancor più allarmante è il dato che fotografa la situazione a livello globale: sono in sovrappeso oppure obesi a tutti gli effetti circa 40 milioni di bambini, un numero che è addirittura quadruplicato rispetto al 2000 e che sembra purtroppo destinato a crescere in maniera esponenziale nei prossimi anni.
Le prospettive
Da qui la necessità, assolutamente impellente, d’individuare una soluzione in grado d’invertire questa tendenza e di educare le famiglie della Penisola ad uno stile di vita più sano e ad un’alimentazione maggiormente equilibrata. Sui dati snocciolati dalla Ong Helpcode durante le due giornate si è pronunciato il responsabile dell’unità operativa di clinica pediatrica del Gaslini, celebre ospedale genovese: Mohamad Maghnie, questo il suo nome, ritiene che il comparto della sanità debba a questo punto investire in un serio progetto di educazione alimentare e di formazione dei medici deputati alla risoluzione di problematiche analoghe, in maniera tale da poter fronteggiare il fenomeno ed evitare che i numeri peggiorino ulteriormente.