Grande Festa a Fiorano al Serio, in provincia di Bergamo. La piccola Beatrice Aurora, prima neonata ad aver contratto il coronavirus, celebra il suo primo compleanno.
Contagiata dal Covid 19 a due settimane dalla nascita
A vederla oggi mentre gattona sorridente nella sua casa di Fiorano al Serio nel bergamasco, Beatrice Aurora è il ritratto della felicità, ma il suo primo anno di vita è stato segnato dalla dura battaglia contro il Covid 19.
Nata l’11 febbraio 2020 all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, la piccola Bea torna nella struttura 14 giorni dopo per una visita cardiologica (si sospetta un soffio al cuore) e probabilmente in quell’occasione contrae il Coronavirus. Allo sportello dell’accettazione infatti c’era una lunga fila di persone senza mascherina; la pandemia da Covid 19 era agli albori e i presidi anti-contagio non erano ancora obbligatori.
Bea sconfigge il virus e diventa un simbolo di speranza
Nei giorni successivi Bea lamenta tosse, raffreddore, inappetenza, congiuntivite e così il 5 Marzo viene sottoposta a tampone con risultato positivo.
“La ricoveriamo, ma lei deve andare via subito, è pericoloso. Ero impaurita, arrabbiata. Le tolsero tutti i vestitini dicendomi di buttarli via”, racconta con voce spezzata, mamma Marta ai giornalisti di Repubblica . La piccola resta in terapia intensiva neonatale per diciotto lunghi giorni senza poter avere il minimo contatto con i genitori e i tre fratelli maggiori che venivano aggiornati tramite telefono. Viene dimessa il 23 Marzo, ancora positiva. Alla gioia di riaverla a casa si accompagna la paura per le possibili conseguenze di un virus che sta seminando centinaia di vittime in tutta la Lombardia. Bea tuttavia non si arrende, assume la giusta dose di vitamine e amore da mamma Marta -che può avvicinarsi solo con la mascherina- e il 12 aprile 2020, vince la sua battaglia contro il coronavirus. Proprio nel giorno di Pasqua la famiglia riceve il regalo più bello: il tampone della bimba risulta negativo.
La piccola guerriera di Bergamo, come è stata soprannominata dagli abitanti di Fiorano al Serio, oggi è in perfetta salute e soffia insieme ai fratelli sulla sua prima candelina. Un grande messaggio di speranza per chi sta combattendo contro il Coronavirus ancora oggi.