Battesimo: addio madrina e padrino, secondo il Vescovo di Mazara del Vallo hanno perso significato

Niente più padrino e madrina per battesimi e cresime, è questa la decisione presa dal vescovo della diocesi di Mazara del Vallo che entrata in vigore il 1 gennaio 2022 e che avrà durata fino al 2024.
Una decisione che farà sicuramente discutere, ma che è già stata messa in pratica in altre zone d’Italia.

Battesimo: il ruolo della madrina e del padrino

La decisione presa lo scorso anno da monsignor Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo non introduce certo nulla di nuovo. Prima di lui già altri vescovi avevano deciso di loro iniziativa quello di abolire la figura della madrina e del padrino durante i riti del battesimo e della confermazione, considerati da più parti come una figura della quale si poteva fare a meno, la cui presenza alla liturgia era solo formale e quindi priva di un vero e proprio rilievo.

Senza entrare nel merito della decisione del vescovo di Mazara del Vallo, sta di fatto che in teoria la Chiesa non prevede l’obbligo della presenza del padrino e della madrina, ma prevede la loro presenza solo per quanto sia possibile.

Addio a madrina e padrino ma solo fino al 2024

La decisione di escludere per il futuro la presenza della madrina e del padrino al battesimo e alla confermazione è però stata assunta solo in via del tutto sperimentale, tanto che nel decreto vescovile lo stop alla presenza di tali figure è previsto solo fino al 2024. Nulla vieta così che in un futuro prossimo il divieto possa essere rimosso e tutto possa tornare come prima, oppure può succede l’opposto, ovvero che l’uscita di scena del padrino e della madrina possa diventare un precetto per tutti gli appartenenti alla chiesa cattolica, cosa che del resto già diversi vescovi hanno portato all’attenzione del Santo Padre, ma sul quale ancora non si è pronunciato.
In attesa di una decisione che possa portare un po’ d’ordine in materia, ogni diocesi è libera di decidere se consentire o meno la presenza del padrino e della madrina, lasciando i genitori dei bambini liberi di decidere dove battezzare i propri figli.