I bambini “gifted”, o plusdotati, sono coloro che mostrano abilità fuori dal comune in determinati ambiti e un potenziale superiore rispetto ai coetanei o comunque anticipato rispetto ai target di sviluppo. Secondo degli studi sarebbero il 5% della popolazione infantile e per questo motivo a Milano esiste un centro dedicato allo studio della plusdotazione.
Chi sono i bambini “gifted”
Definirli semplicemente geni è riduttivo, come pure pensare che siano solo più intelligenti: tuttavia oggi, dopo 30 anni di studi, anche in Italia la tematica dei bimbi “gifted” è al centro del dibattito di pediatri e psicologi che studiano il comportamento dei minori. Ma come riconoscere questi bambini speciali che, secondo una ricerca, rappresenterebbero il 5% del totale e hanno delle esigenze particolari? Secondo l’AIAMC (Associazione Italiana di Analisi e Modificazione del Comportamento) i bambini plusdotati mostrano delle abilità sorprendenti in particolari momenti o in determinati campi, anticipando i coetanei: non è raro vedere ad esempio un bimbo di 3 anni che impara a leggere da solo o formula ragionamenti astratti ancor prima dell’età scolastica.
Come riconoscerli
Per riconoscere un bambino “gifted” si può far riferimento al Quoziente Intellettivo: se 100 è il punteggio standard (con una deviazione massima di 15 punti) si parla di plusdotati con un Q.I. da 130 in su, anche se un potenziale intellettivo elevato non è sufficiente. Infatti questi bimbi necessitano di attenzioni e di qualcuno che riesca a far emergere davvero questo potenziale, mettendoli nelle situazioni giuste e offrendo loro un’opportunità. In caso contrario queste abilità potrebbero ridursi col tempo e “appiattirsi”, aspetto che dimostrerebbe come la plusdotazione non sia una caratteristica fissa ma vada costantemente alimentata. Spesso inoltre i plusdotati mascherano le loro facoltà ma si riconoscono perché sono più curiosi, imparano subito, fanno molte domande e vanno criticamente alla scoperta dell’ambiente circostante.
A Milano un centro per la plusdotazione
Questi bimbi sono molto fragili e farne emergere le qualità non è facile: per questo a Milano è sorto “Amamente”, il primo e unico centro psicologico italiano dedicato al tema della plusdotazione. Presente con due sedi nel capoluogo lombardo, “Amamente” segue i casi di questi bimbi prodigio e ne assiste i genitori durante la fase della crescita: spesso le mamme e i papà non sanno come rapportarsi con dei figli che sembrano dei piccoli scienziati e per questo vengono organizzate consulenze individuali o di gruppo per spiegare come armonizzare il loro potenziale con la vita scolastica. Infatti non è raro che gli insegnanti facciano fatica a valorizzarli e uno dei paradossi è che tra i “gifted” c’è un’alta percentuale di abbandono scolastico. Di conseguenza sono necessari percorsi ad hoc per valorizzare delle abilità cognitive che per il bambino diventano a volte un fardello o un motivo di vergogna perché li allontanano dai coetanei e li escludono da quella che percepiscono come la “normalità”.