I bambini sono spesso spaventati dalle cose nuove e sconosciute che escono dalla loro routine, e questo vale anche per il cibo. la neophobia è infatti la paura di assaggiare cibi nuovi.
La paura del nuovo
Nei primi anni di vita i bambini sono spesso chiamati ad inserire nella dieta molti alimenti nuovi: dal momento dello svezzamento dovranno scoprire un intero mondo di sapori. Questa operazione non è sempre facile: molti bambini hanno paura di assaggiare cibi nuovi perchè hanno un aspetto sgradevole, non sembrano appetitosi o per semplice paura dell’ignoto. La neophobia va affrontata con il giusto atteggiamento, ad esempio evitando di ricattare il bambino che non vuole mangiare o corrompendolo promettendogli premi se mangerà tutto ciò che ha nel piatto.
Un altro errore è costringere il bambino a mangiare ciò che non vuole: forse poterà al termine il compito, ma di certo non imparerà ad apprezzare la nuova pietanza. Non è opportuno neppure fare paragoni con i bambini più onnivori o fare leva sul senso di colpa sottolineando quanto tempo e fatica ci siano voluti per preparare quel piatto.
Affrontare la neophobia con atteggiamento positivo
La soluzione migliore per evitare la neophobia è coinvolgere il bambino nella preparazione dei cibi: in questo modo il piccolo sarà invogliato ad assaggiare ciò che ha preparato. Anche l’esempio è importante: i bambini apprezzeranno ciò che vedono mangiare anche agli adulti. Mangiare tutti la stessa cosa, a tavola, è un segnale importante per il bambino. Se un cibo viene rifiutato è bene cercare di capire perchè e magari riproporlo, dopo un po’, in una preparazione diversa. L’importante è non perdere mai l’atteggiamento positivo ed evitare di presentare l’assaggio come un obbligo o un’imposizione.
Impiattamento, cotture e aspetto del cibo
Quando a un bambino viene sottoposto un cibo nuovo ovviamente non ne conosce ancora il sapore. Lo valuta quindi su quello che ha a disposizione: principalmente il suo aspetto. Per questo sarebbe importante curare la preparazione degli alimenti e l’impiattamento, cercando di renderlo il più simpatico possibile. Se il piccolo si rifiuta di assaggiare un piatto bisognerebbe provare a prepararlo in un altro modo, che sia visivamente più invitante. Molti bambini sono disposti a mangiare qualsiasi cosa se ha la forma di un animale, una sirena, o un personaggio che ama. Non è necessario creare composizioni artistiche, ma semplicemente rendere invitante ciò che, agli occhi del bambino, sembra una poltiglia informe o un groviglio di verdure sconosciute.