Arriva proprio nel giorno di Pasqua la notizia di una miracolosa “rinascita”.
I medici della Città della Salute di Torino hanno salvato con una delicata operazione una bambina nata con il fegato al posto di un polmone.
La bimba aveva un’ernia diaframmatica congenita
Un’ecografia alla ventesima settimana di gestazione aveva evidenziato la presenza di un buco nel diaframma che poteva indurre l’intestino a risalire fino alla gabbia toracica compromettendo gravemente lo sviluppo dei polmoni. Un raro caso di ernia diaframmatica congenita sottoposta ad intervento chirurgico due giorni dopo la nascita della piccola, avvenuta nel novembre 2019.
L’equipe di Chirurgia Pediatrica dell’ospedale Regina Margherita a Torino ha svolto una delicata opera di ricostruzione del diaframma, garantendo in tal modo il contenimento dell’intestino e la sua giusta collocazione nella sede originaria. Nel corso della degenza ospedaliera tuttavia si sono aggiunti ulteriori problemi, indipendenti dall’intervento sull’ernia, che hanno tenuto i sanitari e i familiari della neonata con il fiato sospeso.
La piccola contrae anche una malattia epatica e viene sottoposta a trapianto di fegato
Durante la degenza post-operatoria la bambina ha sviluppato infatti una malattia epatica colestatica che comporta un enorme ingrossamento del fegato con conseguente sofferenza dell’apparato respiratorio. Si è reso così necessario un trapianto di fegato effettuato con estrema accuratezza dall’equipe del Centro Trapianti dell’Ospedale Molinette a Torino. E’ seguita una lunga degenza presso il reparto di Anestesia e Rianimazione 2 delle Molinette e successivamente presso il reparto di Gastroenterologia del Regina Margherita. Un vero e proprio calvario durato dalla nascita ben diciassette mesi di ricovero durante i quali la piccola ha superato anche un’infezione da Covid-19.
La bambina attualmente gode di buone condizioni di salute e tra qualche giorno verrà dimessa per tornare finalmente a casa dai genitori. Il padre, Adrian Anghel, ha dichiarato ai giornalisti di essere eternamente grato ai medici e alla famiglia del donatore di fegato e che adesso è pronto a far scoprire alla sua piccola guerriera tutti i colori del mondo.