L’autismo è una patologia che compromette il neurosviluppo. In tutto il mondo un bambino su cento è colpito da autismo.
La patologia non è immediatamente riconoscibile e può esordire nei primi anni di vita, manifestandosi con sintomi differenti. Sulle cause dell’autismo non c’è ancora piena chiarezza.
Negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante nel recupero comportamentale dei bambini. Sebbene al momento non vi sia una cura definitiva per l’autismo è possibile ottenere una diagnosi precoce. Grazie al lavoro di alcuni ricercatori inglesi è stato sviluppato un nuovo test per avere una diagnosi su bambini ancora molto piccoli.
L’autismo e la diagnosi per scoprirlo
Erroneamente si ritiene che l’autismo rappresenti una malattia. In effetti, l’autismo è una patologia scatenata da diversi fattori. Le cause sono ancora poco certe.
I ricercatori concordano nel ritenere che a compromettere lo spettro autistico posano concorrere diverse cause come l’aspetto ereditario, l’età dei genitori al momento del concepimento o l’esposizione prolungata della mamma all’inquinamento.
Nonostante i dubbi nutriti dall’intera comunità scientifica si concorda nel ritenere fondamentale la diagnosi precoce. Se un bambino non guarda negli occhi, non comunica o ha disturbi del sonno, è bene rivolgersi ad uno specialista per valutare la condizione di salute del proprio figlio.
Il test per l’autismo
Da ultimo dei ricercatori inglesi hanno sviluppato un test per diagnosticare l’autismo in maniera assai precoce.
Il nuovo del sangue e delle urine, è stato ideato da un gruppo di ricertori inglesi e può essere eseguito su bambini di appena 15 mesi.
Il test consente di capire velocemente se un bambino è affetto o meno da autismo. In questo modo si potrà intervenire sulla patologia con congruo anticipo, senza dover attendere le prime manifestazioni, che solitamente avvengono una volta che il bambino ha raggiunto i 3 anni.
La ricerca per curare l’autismo continua anche in Italia. Lo scopo è quello di facilitare l’accesso alle terapie per tutte le famiglie, attraverso la realizzazione di protocolli terapeutici con costi accessibili.