La gioia della nascita porta con sé una rivoluzione nelle abitudini dei genitori e se sicuramente la mamma è la più coinvolta, fisicamente e psicologicamente, il papà non deve restare in disparte ma al contrario dare il suo contributo per aiutare la compagna e supportarla con affetto. Uno dei momenti più intimi nel rapporto con il bebè è l’allattamento e a volte si pensa erroneamente che il padre venga completamente escluso e possa condividere questa esperienza solo facendo uso del latte artificiale. Il suo ruolo è in realtà fondamentale anche quando la mamma può allattare il piccolo e molto spesso laddove c’è un allattamento sereno vi è anche un papà presente.
Latte materno: il primo vaccino naturale
Costituito per l’80% di acqua e per il restante 20% di macronutrienti come proteine, grassi e carboidrati, il latte materno è un alimento inimitabile in quanto si adatta alla mamma che lo produce e alle caratteristiche del neonato che lo assume. E’ un alimento per questo detto “vivo” e numerosi studi ne dimostrano i benefici nello sviluppo del bambino. Tra questi ricordiamo l’effetto protettivo verso infezioni respiratorie e gastrointestinali, ma anche verso malattie croniche e autoimmuni, malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2. L’alta concentrazione di lattosio contribuisce allo sviluppo cerebrale del neonato, fornendo il 40% dell’apporto nutritivo.
Come il papà può fare la differenza
Nell’ondata di emozioni che caratterizza i primi giorni dopo il parto non viene coinvolta solo la mamma, ma anche il papà vive intensamente questi momenti e ha sicuramente un ruolo attivo. Parlando di allattamento, il padre è una figura fondamentale già nelle prime fasi, quando neonato e mamma devono ancora abituarsi e fatica e dolore sono molto comuni. Sin da subito, poi, sono da filtrare i commenti esterni che inevitabilmente “piovono” sulla madre, che diventa oggetto di numerosi quesiti che possono risultare scomodi e inappropriati. In questo caso, il compagno può giocare un ruolo fondamentale nel fare da barriera alle critiche che giungono a volte anche sotto forma di consigli non richiesti andando a intromettersi nell’intimità della famiglia. Un ulteriore aiuto, più pratico questa volta, riguarda poi le faccende domestiche: se è l’uomo ad occuparsene maggiormente, sgrava la mamma da un’incombenza che risulta particolarmente faticosa in questo periodo. Mettersi in ascolto dei bisogni pratici, ma anche emotivi della compagna avrà sicuramente un effetto positivo su entrambi: il compagno è il primo sostenitore della mamma, deve infonderle fiducia e farle capire che crede in lei e nelle sue capacità, anche quando non si sente all’altezza del suo compito.
Infine, il papà se non può prendere parte al momento dell’allattamento, può accudire il piccolo prima e dopo: cullare e cantare la ninna nanna, cambiare il pannolino, fare il bagnetto, passeggiare all’aria aperta… Prendersi cura di un neonato significa impegnarsi in tante azioni e gesti diversi che lo faranno sentire al sicuro e protetto tra le braccia forti del papà così come nell’abbraccio delicato della mamma.