Iniziare immediatamente l’allattamento al seno dopo un parto cesareo talvolta risulta essere un po’ complesso per via dei tempi richiesti per concludere l’operazione chirurgica e dalla ripresa della mamma dal dolore post operatorio.
Si sa che il contatto pelle a pelle tra la neo mamma e il proprio bimbo è una delle fasi più delicate e importanti dei primi giorni di vita del nascituro ma, programmato o d’urgenza che sia, il parto non avvenuto per via naturale potrebbe portare con sé strascichi e conseguenze che spesso creano difficoltà e generano problemi alle mamme. Tra questi spicca senza dubbio quello dell’allattamento al seno. Vediamo dunque quali circostanze possono venirsi a creare e le possibili difficoltà che un parto cesareo può comportare in fase di allattamento.
Le possibili immediate difficoltà nell’allattamento post parto cesareo
Il primo forte rischio che può comparire in caso di parto cesareo d’urgenza è una separazione tra mamma e bambino. In caso di difficoltà o problema di salute di uno dei due infatti la procedura post parto è solitamente quella di separare ed allontanare il bimbo dalla madre. In questo modo si va ad inficiare quel necessario ed importantissimo contatto fisico che ogni nuovo nato deve avere nelle primi fase con la propria madre.
Rispetto ad un parto per via vaginale le tempistiche e le procedure che intercorrono dopo l’intervento chirurgico e il primo contatto tra bimbo e mamma si dilatano e allungano, anche in caso di parto cesareo senza complicazioni e programmato. La pratica di allattamento avviene perciò in ritardo ed è soggetta ad un maggior rischio di interruzione o sospensione. Il contatto del bimbo al seno della mamma può essere meno naturale e complementare, così come la montata lattea può risultare ridotta o sballata e generare necessità di interventi artificiali di somministrazione fin dalle prime settimane.
Problemi secondari nell’allattamento dopo un parto cesareo
Non si deve considerare soltanto la ridotta capacità di produrre latte materno o la difficoltà di trasferimento al bimbo, ma vanno valutate attentamente anche possibili conseguenze secondarie di non poco conto che possono presentarsi dopo un parto avvenuto con taglio cesareo. In particolar modo bisogna tenere ben presente gli strascichi che i farmaci anestetici somministrati alla madre prima dell’intervento chirurgico determinano sia sul neonato sia sulla mamma.
Il rischio infatti può essere quello di una maggiore sonnolenza e ridotta reattività del bimbo, oltre che di una stanchezza diffusa e limitante della madre. La terapia medica che spesso è prescritta nei giorni successivi al parto diventa perciò di fondamentale importanza per ridurre dolore e disagio e stabilizzare dunque la pratica di allattamento. Spesso poco considerato o sottovalutato è anche l’aspetto psicologico che può andare invece ad influire in modo notevole sull’allattamento al seno post taglio cesareo. Alcune madri infatti vivono il parto non naturale come un ostacolo e un fallimento, che può portarle nei giorni successivi all’intervento a cadere in una spirale di depressione e delusione che compromette la normale produzione di latte. Senso di adeguatezza, benessere e stabilità emotiva sono fattori determinanti nella produzione di ossitocina, l’ormone primario nell’emissione del latte materno.
Quali interventi possono aiutare a superare le difficoltà nell’allattamento post cesareo?
Si parte senz’altro dal provare prima possibile ad aumentare i momenti di contatto tra mamma e bimbo. Pelle a pelle come detto è fondamentale nella prima fase di vita del bimbo, e aiuta anche la madre a stare più tranquilla e serena. Anche il dormire nella stessa stanza incide non poco. Questa vicinanza permetterà di valutare frequenza e dimensione della poppata, e tenere così sotto controllo la regolare crescita del bimbo fin dai primi giorni. Per ridurre al minimo dolori e complicazioni post parto cesareo può poi essere utile richiedere prima dell’intervento un’anestesia epidurale e non generale, che solitamente genera meno conseguenze e riduce le scorie successive. In fase post operatoria come detto sono determinanti anche i farmaci antidolorifici prescritti, che garantiscono alla mamma di mettersi a proprio agio e insieme ad una posizione comoda favoriscono la pratica di allattamento.
Pochi interventi mirati e solitamente poco invasivi permettono dunque di ovviare con discreta facilità alle difficoltà e complicazioni che un parto con taglio cesareo può far nascere.