Nuova Zelanda. La parlamentare laburista Ginny Andersen propone il disegno di legge per riconoscere tre giorni di congedo parentale retribuito in caso di aborto spontaneo o di morte di un bimbo nato prematuro.
Nuova Zelanda, la nazione aperta al futuro e all’inclusione
La Nuova Zelanda, stato a sud-ovest dell’Oceano Pacifico, si dimostra ancora una volta una nazione all’avanguardia e umana, molto più di altri stati. È di questi giorni la notizia che la parlamentare laburista Ginny Andersen ha proposto un disegno di legge che, indipendentemente dal momento della gravidanza in cui si verifica l’aborto o la morte del feto nato prematuro, riconosce a entrambi, sia alla donna sia all’uomo, un congedo retribuito di tre giorni. In realtà è già in vigore una legge che regola tale situazione, tuttavia si applica solo se la gravidanza ha oltrepassato le venti settimane. Invece con la proposta di Andersen, approvata mercoledì 31 marzo, dal parlamento neozelandese, la Nuova Zelanda diventerà il primo paese a includere anche gli aborti delle prime settimane di gravidanza.
Aborti spontanei: come sostenere le coppie? La proposta della Nuova Zelanda
La Nuova Zelanda ha dimostrato anche in passato di essere una nazione aperta e all’avanguardia: è stata la prima al mondo a concedere il diritto di voto alle donne nel 1893. Soprattutto negli ultimi anni, grazie al governo laburista di centro-sinistra guidato dalla premier Jacinda Ardern, sono stati fatti molti passi avanti, specialmente per quanto riguarda il rispetto della parità di genere, la difesa dell’ambiente e la tutela dell’universo femminile. Rispetto a quest’ultimo punto, basti pensare che nel 2020 il governo ha approvato una legge per depenalizzare l’aborto e qualche settimana fa è stato annunciato che da giugno 2021 le ragazze riceveranno assorbenti gratuiti. Dato il respiro progressista della nazione non stupisce che la parlamentare Ginny Andersen abbia trovato terreno fertile e che la sua proposta di legge sia stata accettata. Infatti, solo in Nuova Zelanda una donna su quattro ha avuto un aborto spontaneo. Stando a quanto riportano i dati raccolti dall’organizzazione benefica Sands New Zealand si verificano ogni anno tra i 5.900 e gli 11.800 aborti spontanei o feti nati morti. Inoltre la maggior parte delle interruzioni, circa il 95%, avviene nei primi tre mesi di gravidanza.