Giovannino è nato circa cinque mesi fa al Sant’Anna di Torino, con una rarissima malattia incurabile nota come Ittiosi Arlecchino, i genitori hanno scelto però di lasciarlo alle cure dell’ospedale, di fatto abbandonandolo.
Una scelta dolorosa
Non si può dire che il piccolo Giovannino non fosse stato voluto. I genitori per averlo fecero ricorso alla fecondazione eterologa, ma non appena il bimbo è venuto al mondo mostrando i segni della rara Ittiosi Arlecchino non sono riusciti a trovare la forza di tenerlo con sé.
In questa malattia rara e potenzialmente fatale, la cute è ricoperta di una membrana lucida e di placche simili a pezze irregolari. La condizione prende infatti il nome dal celebre costume di Arlecchino costituito da tante pezze diverse, ma non ne porta purtroppo con sé la medesima lietezza.
Queste placche possono generare infatti, se non controllate e trattate giornalmente, ad infezioni anche fatali.
“Una scelta che non giudichiamo, senza dubbio presa con grande sofferenza. Non si può mai sapere come si reagirà in una situazione finché non si è coinvolti direttamente” sono le parole di Daniele Farina, primario di Neonatologia del Sant’Anna, che invita così implicitamente al risparmiare giudizi morali di sorta e pensare solo alle sorti del piccolo.
Il futuro di Giovannino
Alla notizia ha fatto seguito una gara di solidarietà da ogni parte della regione e non solo. Sono diverse le famiglie che hanno già contattato l’ospedale per offrire la propria disponibilità all’adozione e con loro anche la Piccola Casa della Divina Provvidenza del Cottolengo.
Il bimbo lascerà l’ospedale entro breve tempo, e nei mesi precedenti è stato curato amorevolmente da medici e infermieri del Sant’Anna che gli hanno fatto da genitori e da angeli custodi.
Giovannino infatti richiede una cura particolare in più nelle sue diciotto ore di veglia, fra cui trattamenti due o tre volte al giorno a base di olio o crema per tenerne la pelle costantemente idratata.