I bambini di oggi abbandonano il passeggino in media fra i 2 e i 3 anni, in anticipo rispetto ai piccoli di pochi anni fa. Questo dicono i risultati di uno studio condotto dall’Università di Malta.
Quando smettere con il passeggino
La Libera Università degli studi di Scienze umane e tecnologiche di Malta ha pubblicato uno studio sulle abitudini di utilizzo del passeggino in Italia, prendendo in analisi bambini provenienti da diverse regioni e contesti sociali. Il risultato è che fino ai 2 anni il passeggino è un compagno quasi inseparabile, mentre fra i 2 e i 3 anni viene abbandonato quasi completamente.
Le ragioni di questo comportamento sono diverse. I genitori sono sempre meno giovani di una volta, mentre i bambini sono in numero minore e circondati da un gran numero di adulti e di anziani fra nonni, zii, parenti e amici di famiglia. Il che porta i piccoli ad essere sempre sotto osservazione e a ricevere più stimoli. Il risultato è che fino a pochi decenni fa il passeggino era visto come una necessità fino ai 3 anni, mentre ora molti bambini di quell’età camminano ormai da soli.
Come abituare il bambino a non usare il passeggino
Moltissimi bambini fra i 2 e i 3 anni preferiscono camminare da soli, anche quando i genitori hanno portato con loro il passeggino. Le vacanze estive sono il momento migliore per insegnare anche ai più pigri e recalcitranti i piaceri di una bella camminata. Le spiagge e le mete turistiche offrono in genere spazi ampi e sicuri in cui fare un po’ pratica di passeggio, mentre i vestiti leggeri contribuiscono a ridurre l’ingombro e il peso che grava sul bambino. Se dopo una certa età il bambino si rifiuta di abbandonare il passeggino e pretende di essere portato ovunque senza camminare può essere opportuno contattare il pediatra. Le ragioni di questo comportamento possono essere molteplici, ma bisogna considerare la possibilità che il bambino stia manifestando una situazione di disagio di qualche tipo, che va indagata.