In genere si parla molto dell’opportunità o meno di “aprire” il pisellino dei bambini, argomento del resto molto dibattuto anche dagli stessi pediatri e che vede oggi una prevalenza alla non azione, piuttosto che a favore delle manovre di apertura.
Ma in quanti sanno che anche la vagina delle bambine può presentare una sorta di chiusura?
Si chiama sinechie delle piccole labbra e si presenta come una membrana che sigilla le piccole labbra in modo parziale o totale.
Sinechie delle piccole labbra: di cosa si tratta
Non si tratta di una vera patologia, quindi niente panico.
Si tratta invece di una condizione abbastanza frequente dovuta all’ipoestrogenismo infantile che nella maggior parte dei casi si risolve in età pediatrica, solamente 1%-3% delle bambine prepuberi presentano questo disturbo che però può facilmente essere risolto e che è più frequente tra i 2-4 anni.
Le sinechie, dette anche aderenze delle piccole labbra, si presentano come un sottile velo, una membrana, che sigilla interamente parzialmente le piccole labbra. Solitamente si tende, come nel caso del pisellino chiuso, a non intervenire fino all’età della pubertà, ma ci sono alcuni casi in cui invece è preferibile scollare le piccole labbra. L’intervento è richiesto nel caso in cui l’ostruzione sia totale e impedisca la normale minzione, o che possa, a causa del ristagno delle urine, provocare fastidiose infezioni.
Sinechie delle piccole labbra: come intervenire
In questi casi quindi si interviene con l’applicazione di una pomata locale a base di ormoni, ovviamente da utilizzare solo ed esclusivamente sotto indicazione del pediatra, oppure si procede per via chirurgica praticando una piccola incisione, in questo caso si anestetizza la parte con una pomata anestetizzante.
In certi casi la membrana può essere rimossa con un cotton fioc e si procede con l’applicazione della pomata prescritta.
Purtroppo il caso di recidiva è molto frequente, per cui la membrana si può riformare. Per questo motivo i genitali vanno tenuti sotto controllo e bisogna riferire al proprio pediatra, o eventualmente al chirurgo, ogni mutamento significativo.
Non si tratta comunque di un problema preoccupante: come detto, durante la pubertà il disturbo si risolve spontaneamente.
Bellissima