Paolo Virzì ha girato un film ben riuscito sul tema della fecondazione assistita, Tutti i santi giorni: una coppia come tante si trova improvvisamente a fare i conti con il desiderio della genitorialità e, dopo averci provato senza esiti positivi, si rivolge alla scienza per intraprendere un percorso di fecondazione assistita.
Fecondazione assistita: dopo l’interruzione di terapia, 1 donna su 3 ha una gravidanza spontanea
Come loro, tante coppie seguono lo stesso iter, con risultati alterni. Ci sono coppie in cui la fecondazione assistita porta agli esiti sperati e coppie in cui, invece, il lieto fine non si verifica. Fra queste ultime, si registra una notevole percentuale di gravidanze “spontanee” nei mesi immediatamente successivi all’interruzione delle terapie di fecondazione assistita. Il fenomeno è così frequente che la scienza ha indagato sul tema, arrivando nelle scorse settimane alla pubblicazione di un dossier sulla rivista Human Reproduction.
I ricercatori del Greenwich Nhs Trust, dell’Imperial College e del King’s College di Londra hanno seguito più di 400 coppie nel periodo dei 6 anni successivo al fallimento della procreazione medicalmente assistita. Ne è emerso che 3 coppie su 10 erano riuscite ad avere un figlio in maniera spontanea, con un picco nei primi due anni successivi all’interruzione delle terapie dell’87%.
Fecondazione assistita: una scelta anche senza patologie legate alla fertilità
I motivi, secondo gli esperti, di questi risultati non sono facili da individuare, anche se la teoria dominante va ricondotta alla “leggerezza” con cui molte coppie vengono indirizzate ad intraprendere percorsi di procreazione assistita, pur in assenza di patologie di sterilità così gravi.
Molto probabilmente, ad esempio, la sterilità delle coppie che poi, in maniera naturale, sono riuscite ad avere un bambino si può attribuire a una mancata ovulazione, a un motivo, quindi, non troppo grave per cui è ipotizzabile riuscire a ottenere una gravidanza anche in maniera spontanea. Non si potrebbe dire lo stesso in casi di sterilità più gravi, come una forte endometriosi, in cui la gravidanza spontanea è pressoché impossibile da raggiungere.
Ciao a tutte dopo che nell 2008 ho avuto una gravidanza in modo naturale ma poi si è verifica una gravidanza extra uterina e quindi ho rimosso la tuba destra.la gine che mi seguiva mi disse che con la tua sinistra potevo avere tutte le gravidanze che volevo cossi nel 2013 sono rimasta in cinta ma anche questa era extra uterina e anche qua tolto duba sinistra tutto ciò perché i medici non avevo no comtrollato bene….ora da giugno 2016 che faccio pma 1 volta prelevati 3 ovuli fecondati 2 ma si sono arrestati quindi non ho farro trasferimento..ultmia volta a ottobre prelevato 1 ovulo non era idoneo a fecondarsi…ora a dicembre riprovo di nuovo ma la percentuale di riuscita e solo Dell 30%…quindi non per me ancora non è una cosa sicura.
Ero rimasta incinta spontaneamente a 43 anni dopo la prima fecondazione assistita. Il fatto di avere una iperstimolazione nella produzione degli ovuli ha fatto sì che il mese successivo alla PMA ci rimanessi spontaneamente….. peccato che poi alla decima settimana il feto non ha resistito e si è spento….. aborto spontaneo. Madre natura nella selezione naturale è a sua modo spietata e impietosa ma ha un compito ben preciso.
Ho fatto passare almeno 6 mesi e poi ci ho riprovato con la PMA, attecchito ma non è riuscito ad andare oltre alla seconda settimana.
Effettivamente penso che adesso le indicazioni alla PMA sono estese anche ai casi meno gravi!!!Si esagera un po’…probabilmente perché i guadagni sono alti!