Durante il periodo di gravidanza la donna subisce delle modificazioni fisiche naturali dovute ai cambiamenti del sistema ormonale atti a far crescere il bambino in modo ottimale. È di fondamentale importanza, in tale periodo, cercare di mantenere il proprio peso sotto controllo; l’ aumento deve essere regolare e non deve superare i nove chili, anche se fino al raggiungimento dei 12 si è ancora nella norma.
Il problema del peso, durante il periodo di gestazione, non nasce soltanto da un fattore estetico, ma riguarda soprattutto la salute della futura mamma e del bambino; un aumento eccessivo può creare una serie di complicanze come la gestosi, cioè una pericolosa ipertensione arteriosa e il diabete gestazionale. Quest’ultimo solitamente non presenta sintomi evidenti, ma a volte, la futura mamma manifesta alcuni segnali da non sottovalutare (aumento di sete, delle urine, disturbi alla vista) che possono condurre al parto prematuro. Va considerato, comunque, che ogni donna è diversa e che il peso ideale non è uguale per tutte; esso può essere influenzato da diversi fattori come l’altezza, la costituzione e la massa grassa. Da smentire, anche, quell’antica credenza secondo la quale “una mamma in attesa dovrebbe mangiare per due”, un comportamento errato che conduce alla soddisfazione delle cosiddette “voglie” e dei continui attacchi di fame; qualche piccolo desiderio occasionale può essere concesso, purché ciò venga fatto con equilibrio e misura, facendo attenzione agli eventuali eccessi.
Un aumento di peso, durante questo periodo, è assolutamente naturale e fisiologico in quanto è dovuto all’ingrossamento dell’utero e alla presenza del feto, della placenta e del liquido amniotico; ma nell’arco dei nove mesi di gravidanza, la sua crescita non è sempre costante. Nei primi tre mesi, soprattutto quando subentrano le nausee e il vomito, esso tende a diminuire un poco; in quelli successivi, invece, se non si rispetta una particolare dieta sana e ben equilibrata, il peso corporeo tende a salire più del dovuto. Se da un lato, una ridotta crescita potrebbe essere indice di scarsa alimentazione del feto o di qualche patologia in corso, dall’altro, un aumento smodato renderebbe più faticosa la digestione della gestante, creando oltretutto delle conseguenze sull’andamento metabolico del feto e un maggiore rischio di obesità infantile. È buona regola, dunque, che la futura mamma impari a mantenere il proprio peso nella norma durante i primi mesi di gravidanza; inoltre, per un maggiore scrupolo, sarà molto utile pesarsi regolarmente, annotando le eventuali variazioni, più o meno significative, da mostrare al proprio ginecologo.