Cosa si intende per cervice incompetente
Oggi la cervice incompetente costituisce una delle principali cause di aborti e di parti prematuri. Si stima che circa 1 o 2 donne su 100 siano affette da tale disturbo, che si manifesta quando il collo dell’utero risulta troppo debole per poter sopportare un’intera gravidanza. In questi casi, infatti, l’organo non riesce a rimanere chiuso per tutta la durata necessaria e, a causa della pressione esercitata dal feto, si apre prematuramente risultando in un aborto.
Il mancato supporto della cervice uterina nella gravidanza può essere dovuto ad una serie di fattori, quali: cause genetiche, una lacerazione precedente dovuta ad uno o più parti, un intervento di chirurgia o laserterapia, una dilatazione estrema o un intervento di conizzazione volto all’eliminazione di cellule precancerogene. In alcuni casi, inoltre, tale disturbo potrebbe anche essere causato da una precedente gravidanza gemellare, ma è difficile che lo stesso problema si manifesti, poi, nel momento di una gestazione singola. In genere, il suddetto malfunzionamento viene individuato durante il secondo trimestre della gravidanza, ovvero tra la 12esima e la 22esima settimana, in seguito all’accorciamento, all’assottigliamento e alla dilatazione progressiva della cervice.
Il cerchiaggio cervicale a misura protettiva per il feto
Al fine di proteggere la vita del feto, il medico svolge un’accurata visita ginecologica servendosi dell’utilizzo degli ultrasuoni, e procede nell’effettuare un intervento di cerchiaggio cervicale transvaginale che consiste nel chiudere, o comunque restringere, l’apertura della cervice tramite l’apposizione di un tessuto sintetico. La procedura è molto semplice e praticamente indolore: essa viene svolta in anestesia locale e permette di riprendere le normali azioni quotidiane già dopo 12 ore dall’operazione. Unico risvolto negativo potrebbe essere la probabile proibizione dei rapporti sessuali durante il resto della gravidanza, ma il responso dipende naturalmente dalla situazione della paziente. I punti, inoltre, possono essere tolti, a discrezione del ginecologo, o all’inizio del travaglio, o alcune settimane prima del parto.
Inoltre, potrebbero essere prescritte anche delle cure a base di progesterone, una terapia tocolitica e l’uso di un pessario vaginale. Va ricordato, infine, che tutte le madri a rischio di parto prematuro dovrebbe astenersi da ogni attività fisica e prediligere un lungo riposo a letto.