Numerosi esperti di puericultura sono sostenitori del metodo dell’attesa progressiva, elaborato dal neurologo e pediatra Richard Ferber. Secondo questo sistema non è sempre necessario, quando un neonato piange, accorrere in suo soccorso e rassicurarlo, in quanto in tal modo riuscirà a ritrovare da solo la calma perduta.
I pianti inascoltati possono influire sullo sviluppo cerebrale del bambino
In realtà, secondo il pediatra Karl Heinrich Brisch un simile atteggiamento da parte dei genitori è assolutamente deleterio per il bambino. Quest’ultimo, infatti, quando piange cerca di comunicare un proprio bisogno e il fatto che rimanga inascoltato può provocare in lui un aumento significativo del livello di stress, oltreché un intenso sentimento di frustrazione. Nei casi più estremi, sostiene il dottor Brisch, può addirittura verificarsi il fenomeno della tanatosi (morte simulata), la quale si ripercuote inevitabilmente sullo sviluppo cerebrale del piccolo.
Il parere della psicologa
Secondo la psicologa infantile Katharina Saalfrank: “I bambini hanno bisogno di calore fisico su cui poter contare, al fine di soddisfare i loro bisogni psicologici elementari. È solo in questo modo che possono costruire un legame saldo con i genitori e poi con le persone intorno a loro”.
Consolare sempre❤️…
Finché sono piccoli consolare sempre
Ivan Praticò
consolare. …ovvio!
Sebastiano Panebianco….quindi siamo proprio bravi
Dalla parte del bimbo!come la natura vorrebbe…consolare sempre!
Consolare, sempre e comunque!