Educare e crescere i bambini non è un lavoro semplice, anzi sarebbe più corretto non definirlo un lavoro bensì una missione: pazienza, calma e autocontrollo sono solo alcune delle essenziali caratteristiche che chiunque intraprenda la carriera di maestra dovrebbe osservare.
Purtroppo, i casi che la cronaca nazionale ci riporta ci dimostra che non sempre è così. L’ultimo episodio è stato registrato a Grosseto dove sei maestre sono state colte in flagranza dalle telecamere – piazzate di nascosto dalle forze dell’ordine – a perpetrare abusi e maltrattamenti su minori.
Per tre di loro sono scattati gli arresti domiciliari, mentre per altre tre la situazione è meno pesante, ma comunque ci sono gli estremi per configurare dei reati. Secondo quanto si apprende dalle immagini delle telecamere, l’intero personale della scuola era solito a maltrattare sia fisicamente che psicologicamente i bambini (età fra gli 1 e i 2 anni) ospitati nella struttura, isolandoli in stanze buie in caso di pianti o letteralmente ficcando il cibo il gola in caso di inappetenza. Non mancavano offese, fra cui “brutta”, e buffetti e strattoni.
Un quadro, in definitiva, piuttosto desolante e drammatico, che solo grazie alle telecamere è stato possibile portare alla luce. Le famiglie dei bambini, infatti, non si erano accorte di nulla e nessuno aveva ancora avanzato lamentele e tanto meno promosso azioni legali.
La cosa ci porta sicuramente a riflettere sull’importanza delle telecamere come strumenti di controllo a distanza sul comportamento di chi si deve prendere cura dei nostri figli in nostra assenza: il principio rimane quello per cui chi non ha nulla da nascondere non si dovrebbe sentire minacciata da un controllo continuo. E chi ha un comportamento più vulnerabile si sentirebbe in dovere di controllare meglio l’atteggiamento nei confronti dei bambini. O magari ad abbandonare un lavoro per cui pensava di essere tagliata, ma che invece si è rivelato ben al di sopra delle proprie possibilità….
Sì ma finché la legge li punica allo stesso modo
Ma nn e’ possibile?!?! Maledette puttane!
Ma ste brutte zoccola perché non le danno in pasto alla mamma che appunto si vede maltrattato il figlio io se fosse la mia me ne fotto me le mangio a morsi proprio gli stacco pezzi di carne……i bambini sono sacri non si toccano
Si alle telecamere anche nei ricoveri su queste cose non si deve avere pietà
Io non le avrei fatte uscire vive di li ,se si fosse trattato di mio figlio
Manuela Campolo
io le brucerei a tutte e 3!
bastarde..
i bambini e gli anziani non si toccano.
e’ uno schifo quello che sta succedendo.