La notizia sta suscitando non poche polemiche ed è destinata a spaccare in due la popolazione mondiale: abrogare le leggi che limitano la possibilità di ricorrere all’aborto, ma anche alle misure contraccettive, in quei paesi dove oggi tali limitazioni sono in auge. Tutto questo, secondo il fautore della proposta, l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Zeid Ràad Al Hussein, per limitare i danni causati dal virus Zika, virus veicolato dalla zanzara aedes aegypti e che sta provocando una serie di malformazioni ai feti in Brasile.
I bambini le cui madri sono state contagiate dal virus hanno un’alta probabilità di nascere microcefali, una malformazione grave che provoca oltre a una malformazione del cranio piuttosto evidente, anche seri deficit cognitivi.
La risposta della Chiesa non tarda ad arrivare: i vescovi brasiliani si schierano decisamente contro questa proposta asserendo che questa non sia la soluzione, e ovviamente dalla Chiesa non ci si poteva aspettare una posizione differente. Ma forse si potrebbero implementare gli esami diagnostici senza dover limitare la libertà di concepimento delle donne e combattere la zanzara altrimenti. L’aborto sebbene in questo caso sia visto come una soluzione, per una donna è sempre una decisione che lascia pesanti strascichi.