È davvero difficile guardare il video girato all’Asilo Nido comunale di Pisa, realizzato con le telecamere nascoste dopo le prime segnalazioni di problemi, dove una donna di 58 anni, la decana delle maestre, picchia e umilia i bambini. Parliamo di piccoli che hanno un’età compresa tra uno e tre anni: bambini che in alcuni casi nemmeno parlano, o non hanno ancora la maturità per capire quello che sta succedendo. Bambini che potrebbero essere nostri figli. Bambini che probabilmente si portano dentro per anni i segni di quello che hanno vissuto.
È davvero terribile immaginare che un bambino, a cui noi magari a casa non abbiamo mai dato nemmeno una sculacciata, possa essere maltrattato in maniera così deliberata.
Ma perché accadono queste cose? Cosa succede nella testa di una persona che deve occuparsi dei bambini e finisce per picchiarli? Come ben sappiamo questo non è il primo caso, anzi. Arrivano spesso alla ribalta della cronaca nazionale situazioni terribili, dove le vittime sono persino piccoli di pochi mesi.
Potrebbero esserci dietro situazioni di forte stress: che in nessun caso possono però giustificare comportamenti così terribili.
È fondamentale quindi iniziare una verifica più approfondita sia su chi intraprende il proprio lavoro accanto ai bambini, sia su chi ogni anno trascorre così tanto tempo con loro, per evidenziare casi di disagio.
Una soluzione estrema è anche l’idea di mettere le telecamere negli Asili: il problema è che, se la loro presenza è nota, forse alcune situazioni potrebbero trovare comunque modo di sfuggire alla giustizia.
Del resto se da un lato non dobbiamo fare di tutta l’erba un fascio, dall’altro non è possibile nemmeno passare sotto silenzio fatto come questo.
Ci auguriamo quindi che la punizione di queste persone sia severa ed esemplare e non abbiano mai più la possibilità di avvicinarsi a dei bambini.
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Queste sono delle merde di donne come si può