Tutto ciò che devia dal corso naturale delle cose spaventa, innesca polemiche, crea diffidenza. Non fa eccezione la cosiddetta maternità surrogata, ovvero la gestazione affidata a una donna al di fuori della coppia che mette a disposizione il proprio utero per portare avanti la gravidanza. Papà, Papi y Yo: più che i discorsi complessi e talora intrisi di retorica e di tecnicismi incomprensibili, potrebbe essere una fiaba moderna a farci capire il senso più profondo di questa pratica. A scriverla sono stati due neo-papà omosessuali che hanno vissuto in prima persona questa emozionante esperienza.
Papá, Papi y Yo è la favola moderna per bambini sulla maternità surrogata. Naturalmente questo tenero racconto è dedicato non solo ai più piccini, ma anche a tutti coloro che desiderano comprendere cosa sia davvero la maternità surrogata, assumendo, con questa lettura, un punto di vista “interno”. Il testo, infatti, è stato scritto a 4 mani da una coppia omosessuale italo-spagnola, con l’intento di trasmettere ai lettori tutto l’amore che sta dietro all’evento nascita, anche quando gli attori coinvolti non sono assolutamente “tradizionali”. Luis e Daniel, che si sono sposati tre anni fa a Valencia, infatti, hanno deciso di mettere nero su bianco la propria esperienza di paternità al fine di contribuire “allo sviluppo etico e morale della società”. I due, che hanno avuto già una figlia tramite la tecnica della gestazione d’appoggio, oggi sono in attesa del secondogenito dalla medesima “madre in affitto”.
Papá, Papi y Yo: una fiaba a lieto fine
Papá, Papi y Yo narra la storia di Ornella, una splendida bimba nata grazie a un “utero in affitto” e all’intenso amore dei suoi due papà, che hanno desiderato fortemente rendere completo il proprio nucleo familiare con l’arrivo di un erede. Si tratta, in altri termini, di una fiaba moderna a lieto fine che vuole farci comprendere che non esistono regole né confini per l’amore e che la genitorialità può avere infinite declinazioni, senza per questo motivo perdere di valore.