Tantissime donne che affrontano una seconda gravidanza, e quindi un secondo allattamento, sostengono che questo sia più semplice rispetto al primo. Cosa c’è di vero in questa affermazione? Tutto secondo dei nuovi studi condotti dai ricercatori del Cold Spring Harbor Laboratory, negli USA. Insomma, la percezione che molte donne al secondo allattamento hanno, che questo sia più facile da avviare, sarebbe vera e non frutto della loro impressione. Infatti, dagli studi condotti, emerge chiaramente che la produzione di latte, in caso di un secondo allattamento, sia decisamente maggiore e più rapida.
Secondo allattamento: la “memoria” del seno
Sembra, infatti, che la mammella possieda una sorta di “memoria” che ricorda l’allattamento precedente e che al secondo “sappia” già come comportarsi. In realtà determinare questo assunto non è stato semplice poiché la morfologia della ghiandola mammaria non mostra sostanziali differenze sia che si abbia già avuto una gravidanza, sia in caso contrario. Ma allora come è stato possibile giungere a questa conclusione? Come spesso accade in questi casi gli esperimenti sono stati effettuati su dei ratti campione. In pratica sono stati osservati sin dall’età successiva alla pubertà fino al periodo post-gravidico, i profili genetici di quelle che sono le principali cellule epiteliali della mammella.
L’ipotesi era che vi fossero delle mutazioni nella ghiandola, ma non evidenti osservando la sua organizzazione nel complesso. Durante la gestazione però si verificano dei cambiamenti a livello ormonale dovuti alla produzione di progesterone ed estrogeni i quali concorrono nella formazione delle strutture duttali (fondamentali per la secrezione del latte); altresì variano diversi marcatori del DNA che si legano con questo e ne alterano l’attività. Cosa significa? Per fare un esempio pratico torniamo ai ratti campione.
A questi sono stati somministrati degli ormoni per simulare una gestazione. La risposta della ghiandola mammaria è arrivata subito e nei ratti che erano alla seconda gravidanza, tale risposta è stata decisamente più rapida. Da qui le conclusioni degli scienziati che vedono confermate le loro teorie riguardo alla “memoria mammaria”. Ma non è tutto, sembra che questa memoria sia a lungo termine e che la mammella ricordi l’allattamento per tutta la vita.