Allattare al seno è, soprattutto all’inizio, faticoso. Allattare di notte, se non si riesce a chiudere occhio, può diventare davvero difficile. Per questo molte mamme sono “tentate” dal biberon, in modo da farsi aiutare dal marito o da chi si mette a disposizione per dare una mano nei primi tempi. Eppure no, le poppate notturne non vanno eliminate, ridotte o saltate perché sono determinanti. Purtroppo, ancora oggi, c’è la credenza che le poppate notturne non siano poi così necessarie, che se il bambino per un paio di volte viene allattato col biberon che ci sarà di male, che meglio un po’ di latte artificiale che una mamma stanca, depressa o stressata.
Ora, posto che se si trova il giusto metodo per dare le poppate notturne al proprio bambino, in assenza di altri problemi, nessuna madre finirà distrutta sotto il peso di un forte stress o di un esaurimento nervoso. Certo, sarà comunque stancante ma con la consapevolezza che si sta facendo un grande regalo al proprio bambino. Ma vediamo perché sono così importanti le poppate notturne.
Perché sono importanti le poppate notturne
Uno dei motivi è che proprio durante la notte si da un ottimo input all’avvio di un allattamento ideale. Perché? Perché è durante le ore notturne che c’è un picco di produzione di prolattina, cioè quell’ormone implicato direttamente nella produzione del latte. Ovviamente la natura non fa mai le cose a caso, infatti, il bambino durante la notte arriva ad assumere ben il 25% del latte che ingerisce in una giornata. Allattare di notte, inoltre significa rispondere alla più elementare esigenza del bambino: quella di essere nutrito. Lo stomaco del neonato digerisce velocemente il latte materno, ecco perché si deve allattare a richiesta e non a orario, quindi con una certa frequenza.
Un altro buon motivo per non saltare le poppate notturne è quello che il seno sarà meglio drenato, evitando così il rischio di formazione di ingorghi e dunque di mastiti. La produzione di latte si calibrerà perfettamente, in pochi giorni, secondo le esigenze del neonato. Infine è utile sapere che i risvegli del bambino non dipendono dall’allattamento, ma sono fisiologici almeno fino ai 3 anni.
Come allattare di notte senza stress
Un modo infallibile per allattare senza stress è quello di attuare il co-sleeping, vale a dire dormire nella stessa stanza col bambino. Chi preferisce può condividere il lettone (bed-sharing) prendendo tutte le precauzioni per la sicurezza del bambino, oppure mettere il neonato nella culla accanto al letto o in un side-bed, una sorta di prolunga del lettone dove il bambino dormirà vicinissimo alla mamma. In questo modo alla richiesta del bambino sarà sufficiente accostarlo a sé, anche da sdraiati, e allattarlo. Poter restare nel letto, senza doversi alzare ogni volta, favorisce la ripresa del sonno, il bambino sarà contento e la mamma più riposata.
Ma soprattutto come fanno a scrivere che nessuna donna è mai morta di stress per allattamento a richiesta.è pieno il mondo di donne che abbandonano questo tipo di nutrizione e passano all’artificiale perché non reggono.io tengo duro ma ad essere onesta mi sento vittima dell’allattamento e lo ritengo una delle esperienze più stressanti della vita.sarò cinicamacredo sia quasi disumano consigliare come miglior allattamento questo che per un mese non ti lavi non hai il tempo di una pupi non ti curi uscire di casa è impensabile. Non credo che se le mamme sono devastate i figli diano sereni…
Anche il mio bimbo è stato allattato con latte artificiale e sta benissimo.
La mia allattata con LA, dorme 10 ore a notte ed è il ritratto della salute!
Ma perche c e questa credenza che con l artificiale non si fanno le poppate notturne??
Noooo le poppate notturne no!!