Subito dopo il parto, il seno della neo mamma secerne una sostanza di importanza basilare per il bambino: si chiama colostro.
L’evoluzione del latte percorre questa strada: i primi 5 giorni abbiamo il colostro, dal sesto al decimo il latte di transizione e dal decimo in poi il cosiddetto latte maturo. Il colostro è un alimento che ha caratteristiche straordinarie, perché trasmette al bambino importantissime difese immunitarie e lo aiuta a mettere in moto l’intestino.
Una piccola curiosità prima di scoprire altre importanti informazioni: fino al secolo scorso, era chiamato latte guasto o latte della strega, forse per il suo colorito e veniva considerato nocivo per il bambino. Solo grazie agli studi medici se ne è capita la vera importanza.
Importanza per l’intestino
Il colostro è molto denso e ha meno acqua rispetto al latte maturo, in modo che gli elementi nutritivi siano più concentrati. Ha un leggero effetto lassativo, che aiuta il meconio ad uscire dall’intestino che non ha mai ancora funzionato. Sviluppa la flora batterica e butta via la bilirubina, che se ritenuta in eccesso può dare il via all’ittero.
Difesa immunitaria
Il colostro ha una grande quantità di immunoglobuline e globuli bianchi e nel bambino sono i componenti più importanti del sistema immunitario adattativo.
Crescita
All’interno del colostro ci sono i fattori di crescita derivanti dalle piastrine e che stimolano la crescita come granulociti e macrofagi.
Una donna secerne circa 80-150 milliletri di colostro al giorno: davvero poco, penserete voi. In realtà grazie alla sua composizione, per un bambino appena nato è un alimento davvero più che sufficiente. Anzi, è in grado di sostenerlo perfettamente per riprendersi da uno sforzo come quello della nascita.
Insomma, anche se sembrano davvero poche e insignificanti gocce, il colostro rappresenta un occasione fondamentale per costruire al meglio la salute del vostro piccolo.