Buone notizie dal mondo della ricerca e della lotta al cancro, la guarigione dei bambini colpiti da tumori in età pediatrica è in netto aumento. Secondo i dati resi disponibili dall’ospedale Gaslini di Genova, ogni anno in Italia sono 1.500 i bambini che si trovano a combattere con un tumore, ma fortunatamente un’alta percentuale di questi pazienti – il 75% – riesce a debellare il male.
In Italia, i pazienti in età pediatrica curati per cancro sono in totale più di 25.000. Per loro, la ricerca apre prospettive incoraggianti, dal momento che oltre la metà degli ex bambini malati ha una buona aspettativa di vita e ad oggi ha superato i 25 anni di età, conducendo un’esistenza normale e mettendo su famiglia.
Anche quando il male viene sconfitto, però, il livello di guardia non deve abbassarsi e i controlli negli anni successivi devono essere costanti. I medici, infatti, ricordano che le terapie per combattere il cancro lasciano effetti collaterali a lungo termine, che possono tradursi in cardiopatie, problemi ortopedici o dell’apparato endocrino.
Per aiutare i pazienti a monitorare il proprio stato di salute nel tempo, al Gaslini è nato il cosiddetto “ambulatorio dei lungo-sopravviventi”, dove i pazienti curati per un tumore in età pediatrica vengono seguiti con attività di consulenza e screening.
Inoltre, sempre presso quest’ospedale genovese, sono stati avviati due progetti di ricerca per valutare le patologie croniche conseguenti a un tumore in età pediatrica. In particolare, il progetto coordinato dal dottor Francesco Frassoni si concentra sullo studio delle alterazioni del Dna nelle cellule del sangue di ex bambini malati di cancro. L’altro progetto, quello diretto dal dottor Riccardo Haupt, mira invece a produrre il “Passaporto del lungo-sopravvivente”, una tessera in formato cartaceo ed elettronico che riassume la storia medica del paziente e contiene indicazioni sugli esami di controllo da fare nel corso del tempo.