Una delle tante accortezze da tenere presente quando si parla di nuove nascite è la protezione della pelle del neonato, estremamente delicata e sensibile. Infatti, nei primi mesi di vita, lo strato superficiale dell’epidermide è molto sottile, con uno spessore che è circa la metà rispetto a quello di un adulto. Ecco allora che bisogna curarla e proteggerla in maniera particolare.
L’igiene personale e l’aggressività degli agenti atmosferici (il freddo rigido dell’inverno e il caldo afoso dell’estate), oltre alla sensibilità atopica sempre più diffusa tra i neonati, sono fattori a cui bisogna badare in maniera particolare.
Igiene del neonato: la routine per proteggere la pelle del bambino
Essendo la pelle del neonato ancora molto fragile, va protetta e pulita a fondo. Una delle caratteristiche principali è quella della carenza di sebo, causa della secchezza cutanea. Per ovviare a un’eccessiva secchezza, si possono usare creme idratanti, dermatologicamente testate sul pH dei neonati.
Con la pelle sensibile, uno degli inconvenienti più comuni è la cosiddetta dermatite da pannolino, cioè un’irritazione del sederino e dei genitali, causata dal contatto prolungato con le feci e le urine (in particolare con l’ammoniaca presente nella pipì). Anche se esistono pannolini che aiutano a mantenere la pelle asciutta, è buona norma cambiare spesso il bambino, lavandolo con acqua tiepida e sapone delicato. Nel caso di piaghe o arrossamenti importanti, è bene detergere la cute con un batuffolo e stendere un abbondante strato di crema a base di ossido di zinco.
Proteggere la pelle del neonato contro gli agenti atmosferici:
La pelle, nei primi mesi di vita, è caratterizzata anche dall’assenza di acidità cutanea e ridotta flora batterica (solo dopo 40-60 giorni, la pelle dei neonati subisce la colonizzazione microbiologica che la rende simile a quella degli adulti).
Ciò significa che nei primi giorni l’epidermide (lo strato superficiale) svolge la funzione di barriera dai microbi e dei batteri esterni in maniera decisamente minore, ed, essendo fisiologicamente sterile, deve essere adeguatamente protetta dai picchi di caldo e di freddo.
Ecco allora che, con l’arrivo dei primi freddi, prima di uscire, la pelle dei neonati deve essere adeguatamente protetta, con indumenti e creme idratanti e lenitive. Le temperature troppo rigide, al pari dei raggi ultravioletti dell’estate, infatti, agiscono sulla pelle sensibile del neonato in maniera aggressiva, con possibili spiacevoli conseguenze. Eritemi, dermatiti, colpi di freddo (e di caldo) sono molto frequenti, soprattutto nei bambini più delicati e predisposti a irritazioni cutanee.