Avete mai sentito parlare di doula? Una parola inconsueta ai più, ma che è associata a una figura molto interessante.
Una doula è una persona che assiste la futura mamma e la sua famiglia fin dalla gravidanza e per tutto il primo anno di vita del neonato. Un validissimo sostegno dal punto di vista psicologico ed emotivo che va incontro alle donne che si sentono spaesate davanti alla nascita di un figlio, ma anche ai neopapà.
Vi chiederete: perché mai dovrei affidarmi a una doula? Beh, i motivi sono molti, soprattutto nel caso in cui una donna si trovi alla sua prima gravidanza e non abbia il sostegno di una madre o di altre figure amiche che possano consigliarla.
Non dimentichiamo che l’esperienza della maternità è qualcosa di unico e irripetibile, ma dalle sfumature molteplici. Non si tratta soltanto di portare a termine la gravidanza, ma di accudire una nuova vita in tutto e per tutto, di stravolgere le proprie abitudini e la routine familiare, perfino la gestione della vita domestica.
Per questo, sebbene l’istinto materno non sia qualcosa che si possa insegnare o imparare, avere un supporto a cui rivolgersi fa sempre bene.
Ormai quella della doula è una vera e propria professione che si può esercitare dopo adeguata formazione, dunque dopo aver seguito corsi specifici e conseguito un attestato di qualifica. Questo perché il sostegno alla neomamma non è esclusivamente di tipo pratico e non riguarda solo la scelta dei pannolini o il riconoscimento di colichette e piccoli fastidi del neonato, ma è un supporto a 360 gradi che prevede conoscenze di tipo psicologico e pedagogico.
Ovviamente, requisito fondamentale per diventare una doula è essere mamma: d’altronde, come potrebbe una non mamma insegnare a una neomamma a distinguere il pianto da appetito da quello da mal d’orecchio, per esempio?
C’è da dire che la doula non è una figura standard con compiti prestabiliti: è la neomamma a esprimere le sue necessità. Per esempio, c’è chi desidera un aiuto di tipo pratico e chi invece propende per un supporto di tipo emotivo.
Una figura tutta da scoprire, dunque.
Francesca, chi la prescrive l’ostetrica, a chi va chiesta?
Ciao Moira! In che senso chi la prescrive?
L’ostetrica c’è perché il sostegno in puerperio sia pratico che psicologico fa sempre parte dei compiti della sua figura professionale (basta leggere il suo profilo professionale, sancito dal decreto ministeriale n.740 del 1994) le donne lo sanno e lo devono sapere e sono servizi che vengono passati sia dal SSN, che da ostetriche libere professioniste. Le mamme non devono essere invitate a pagare e pensare che una donna con qualche corso in mano può sostituire una figura professionale laureata, che ha fatto tirocini ed esegue corsi di aggiornamento ogni anno!! La doula è una figura che si è inventata negli ultimi anni, lasciamo alle donne il vero sostegno della famiglia, di amiche vere e di figure professionali veramente specializzate!
Ci sono le ostetriche persone laureate e competenti a questo ruolo, con una tradizione e un lavoro che esiste ed è tramandato da tempi antichissimi; attenzione a rivolgersi a persone che improvvisano un lavoro estremamente importante, formate solo da qualche corso, che si prendono a carico neo mamme e bambini appena nati!
La doula non sostituisce l’ostetrica, è una figura che sta accanto alla futura madre e puerpera con un sostegno soprattutto psicologico. L’ostetrica non c’è quando torni a casa dall’ospedale e non sai come allattare e non sai come affrontare il puerperio da sola, mentre la doula è la figura che ti accompagna e sostiene. Nel caso in cui non si ha una famiglia a fianco che ti sostiene, io consiglio di farsi affiancare da una doula che può comprendere le difficoltà e le incertezze relative alla maternità