Gravidanza isterica, in termini tecnici pseudo-gravidanza o pseudociesi: un disturbo noto sin dai primi anni del Novecento e che accomuna le donne che sentono di stare vivendo una gravidanza e di essere in stato interessante, anche se in realtà non lo sono.
Un fenomeno poco diffuso, che colpisce circa una donna su 5000 – un numero in costante diminuzione grazie alla maggior scolarizzazione delle donne, al miglioramento del loro ruolo nella società e alla maggior accessibilità di test di gravidanza economici ed efficienti – e che si contrappone ad un altro disagio estremo legato al mondo della maternità, ovvero la negazione di gravidanza: il disturbo secondo il quale le donne incinte non sanno di esserlo. Una mancata consapevolezza che può protrarsi per settimane, mesi o, in casi limite, addirittura fino al parto.
Un disturbo psicologico
La gravidanza isterica è classificabile come un disturbo psicologico dalle connotazioni psicosomatiche: la donna che soffre di questo problema, infatti, recepisce dal corpo gli inconfondibili segnali legati alla gravidanza, come le nausee, il gonfiore addominale, l’ingrossamento del seno, la secrezione di liquido dai capezzoli, fino a percepire distintamente i movimenti fetali ed a soffrire i dolori del travaglio in prossimità dell’ipotetica scadenza del parto.
Da dove nasce questo disturbo?
Le cause di una pseudo-gravidanza possono essere numerose. Tra le più frequenti spiccano stati depressivi, traumi vissuti dalla donna legati al mondo della gravidanza, come aborti spontanei, difficoltà a rimanere incinta, oppure episodi gravi e scioccanti come violenze subite in età infantile. Anche alcuni tumori delle ovaie, in alcuni casi, possono essere responsabili della comparsa di sintomi simili a quelli della gestazione.
Un disturbo, quello della gravidanza isterica, che può colpire anche gli uomini, specialmente i partner di donne incinte che vivono con particolare simbiosi la gestazione della donna.