12 marzo 2025 –
Immagina di dover affrontare la notizia che tuo figlio, un bambino di appena due anni, abbia improvvisamente perso la vista da un occhio. Tutto a causa di un bacio apparentemente innocente, dato da una persona che in quel momento aveva un herpes labiale.
È la storia di Juwan, un bambino di appena 2 anni che sta lottando per recuperare la vista. Questo caso ci ricorda sempre di fare attenzione anche ai gesti più innocenti e venuti dal cuore, come dare un buffetto a un neonato in culla, o a dargli un bacio sulle manine o sulla testa.
Il bacio “innocente” che ha compromesso la vista
La vicenda inizia con un gesto apparentemente innocuo: qualcuno ha dato un bacio sul viso di Juwan mentre aveva un herpes labiale. Ciò è bastato a trasmettere il virus al bambino, scatenando un’infezione inaspettata e molto più grave di una semplice “febbre sulle labbra”.
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I genitori, inizialmente, non si sarebbero mai immaginati che un’azione così comune potesse avere conseguenze tanto devastanti. Quando hanno scoperto l’origine del problema, lo shock e la rabbia sono stati enormi. “Tutta colpa di una persona egoista”, hanno commentato, ripensando a quanto accaduto.
Da un fastidio all’occhio a un problema irreversibile
Tutto è iniziato in modo subdolo: Juwan ha cominciato ad avere un lieve rossore all’occhio sinistro, che sembrava una classica congiuntivite o un’infezione batterica facilmente risolvibile con una cura antibiotica.
Tuttavia, la terapia non portava ad alcun miglioramento… anzi, l’occhio continuava a peggiorare. Dopo diverse settimane, e con sintomi sempre più allarmanti, è arrivata la diagnosi definitiva: l’herpes simplex si era esteso alla cornea, provocando danni tali da rendere inefficace il trattamento antibiotico, dal momento che l’origine del problema era virale e non batterica.
Perché l’herpes labiale può diventare così pericoloso?
Spesso sottovalutiamo l’herpes labiale (o herpes simplex di tipo 1), considerandolo un disturbo comune e di modesta entità. In realtà, se trasmesso in aree del corpo particolarmente sensibili – come gli occhi – può provocare infezioni molto serie.
L’herpes oculare, infatti, può intaccare la cornea, uno strato fondamentale per la vista. Se non curato prontamente con terapie antivirali specifiche, può peggiorare e causare cicatrici permanenti e, nei casi più gravi, la perdita totale della vista. Nel caso di Juwan, l’infezione è stata “trascurata” per mesi, perché i medici non avevano sospettato la presenza del virus.
Una volta compresa la reale entità della situazione, i genitori di Juwan non si sono arresi. Hanno cercato specialisti internazionali, sperando di bloccare l’infezione in tempo. Purtroppo, la diagnosi tardiva ha fatto sì che il danno alla cornea fosse già molto avanzato, al punto che il cervello del bambino non “riconosceva” più l’occhio colpito. Questa condizione può rendere difficile anche un eventuale recupero visivo, perché la parte del cervello deputata alla vista non riceve più stimoli dall’occhio danneggiato e smette di svilupparsi correttamente.
L’impatto emotivo sulla famiglia: tra rabbia e amore
Per cercare di limitare i danni a Juwan è stato impiantato un innesto di membrana amniotica. Il bambino sta aspettando un’operazione per trasferire alcuni nervi dalla gamba all’occhio, per ripristinare la connessione con il cervello. Se questa fase dovesse riuscire, si potrà procedere con un trapianto di cornea per cercare di restituirgli completamente la vista.
È impossibile immaginare lo stato d’animo dei genitori di fronte a una diagnosi tanto inaspettata. Da un lato, la rabbia verso chi ha involontariamente causato tutto questo; dall’altro, il senso di colpa per non aver riconosciuto in tempo la reale natura dell’infezione.
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La mamma di Juwan ha voluto condividere sui social questo momento difficile per la sua famiglia. E la sua frustrazione, sottolineando quanto fosse imprevedibile che un herpes potesse colpire la cornea in modo così aggressivo. Eppure, nonostante il dolore e i continui viaggi per consultare medici specializzati, Juwan non ha mai perso il suo sorriso. Proprio questa positività dà ai genitori la forza di combattere e di non arrendersi di fronte alle difficoltà.
Fonte immagini: Facebook
