Burioni contro Chiara Nasti: ‘Se è contraria al vaccino, sbaglia. La pertosse è pericolosa per i neonati’

7 febbraio 2025 –

Le recenti dichiarazioni di Chiara Nasti sul vaccino contro la pertosse in gravidanza hanno scatenato un acceso dibattito sui social e tra gli esperti. “Da incinta non farei nulla del genere. Effetti avversi etc mi spaventano perché c’è sempre quella piccola percentuale. E non lo dico io.”

Roberto Burioni dal canto suo ha commentato l’uscita dell’influencer:”Più che no vax, è stata male informata”.

Chiara Nasti e la sua scelta di non fare il vaccino anti-pertosse

Durante una sessione di domande e risposte su Instagram, la moglie del calciatore Mattia Zaccagni ha dichiarato di non aver fatto il vaccino contro la pertosse in gravidanza per paura degli effetti avversi, affermando di preferire “che il suo corpo resti così com’è, senza iniettarci niente“.

Le sue parole sono arrivate a poche settimane dalla tragica morte di un neonato di 24 giorni a Padova proprio a causa della pertosse, rendendo ancora più controverso il suo messaggio.

Le sue affermazioni hanno ricevuto critiche da parte di numerosi esperti sanitari. La pediatra Manuela Orrù, presidente dell’Associazione culturale pediatri, ha sottolineato che “la pertosse può portare all’insufficienza respiratoria, non bisogna ascoltare tutto ciò che gira sui social“.

Anche Antonio D’Avino, presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), ha ribadito che “un neonato può morire di pertosse a un mese di vita se contrae l’infezione dalla madre non vaccinata”.

In questi giorni anche Roberto Burioni ha ribadito che bisognerebbe informarsi maggiormente sulle complicanze di certe malattie, molto pericolose per i neonati:

Perché la pertosse è un pericolo per i neonati

La pertosse, nota anche come tosse convulsa, è una malattia infettiva causata dal batterio Bordetella pertussis. Si tratta di un’infezione altamente contagiosa che può essere particolarmente pericolosa per i neonati. Nei primi mesi di vita, infatti, il sistema immunitario del bambino è ancora debole e il rischio di complicanze gravi, come insufficienza respiratoria e danni cerebrali, è molto elevato.

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Negli ultimi anni, si è registrato un aumento significativo dei casi di pertosse in Europa. Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), nel 2023 i casi sono aumentati di dieci volte rispetto agli anni precedenti.

Fonte: ECDC – Increase of pertussis cases in the EU/EEA

In Italia, nei primi cinque mesi del 2024, si sono verificati oltre cento casi di pertosse tra i neonati, con più di quindici ricoveri in terapia intensiva e tre decessi. Nonostante questi numeri allarmanti, molti continuano a diffondere informazioni non basate su evidenze scientifiche, alimentando la paura della vaccinazione.

Il ruolo della vaccinazione in gravidanza

Gli esperti della comunità scientifica raccomandano fortemente la vaccinazione contro la pertosse durante la gravidanza. Questa pratica è finalizzata a trasferire anticorpi protettivi al feto attraverso la placenta, garantendo una protezione immediata dopo la nascita.

Il virologo Roberto Burioni sottolinea che “gli anticorpi della madre, se vaccinata nel corso della gravidanza, proteggono il neonato nei primi mesi di vita, quando è più vulnerabile alla malattia”.

Il peso della disinformazione

Roberto Burioni ha commentato le dichiarazioni dell’influencer, sottolineando che “più che no-vax, è probabile che sia stata male informata“. Il virologo ha spiegato come il vaccino in gravidanza sia sicuro ed efficace, riducendo drasticamente il rischio che il neonato venga contagiato. Inoltre, ha suggerito che anche il padre del bambino riceva un richiamo del vaccino per ridurre ulteriormente il rischio di trasmissione.

Il professor Roberto Cauda, docente di Malattie Infettive presso l’Università Cattolica e consulente per l’EMA, ha ribadito che “la vaccinazione ha rappresentato una delle più grandi conquiste della medicina moderna, contribuendo ad aumentare la durata della vita e a ridurre drasticamente la mortalità infantile”.

Secondo Cauda, è essenziale che le future mamme si affidino a informazioni scientificamente validate e si consultino con il proprio medico prima di prendere decisioni riguardanti la propria salute e quella del bambino. E sperabilmente, non si affidino ai social per prendere decisioni del genere.

Fonte immagini: Instagram

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