6 dicembre 2024 –
Ogni Natale, capita spesso di dire ai bambini: “Se ti comporti male, Babbo Natale non ti porterà i regali”. Quante volte questa frase ci è sfuggita perché eravamo stanche, stressate e stufe dei capricci dei nostri figli?
Ma questa minaccia, che sembra innocua, ha delle conseguenze che non dobbiamo sottovalutare. In questo articolo vedremo perché questa tattica va evitata e come possiamo aiutare i nostri figli a comportarsi meglio senza togliere loro la magia del Natale.
“Babbo Natale non ti porta i regali”: i ricattini di Natale
Fa parte del repertorio delle strategie per invogliare i bambini a comportarsi meglio. E sotto Natale pensiamo che sia molto più efficace. “Se ti comporti male, Babbo Natale non ti porterà i regali“. Quante volte questa frase è stata usata da genitori, nonni e insegnanti per cercare di far comportare bene i bambini nel periodo prima del Natale.
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Secondo Alberto Soler, psicologo e co-autore del libro “Figli e Genitori Felici”, si usa minacciare di togliere i regali perché si pensa che il desiderio di ricevere i doni possa far comportare meglio il bambino.
Tuttavia, questa strategia si basa su ricatti emotivi, che possono essere dannosi per il bambino, sia a livello emotivo che nelle relazioni.
Perché evitare questi ricatti
Minacciare di non ricevere i regali, anche se sembra un modo facile e veloce per ottenere che i bambini obbediscano, non è un buon metodo educativo. Quando usiamo qualcosa di molto desiderato, come i regali di Natale, per far cambiare comportamento ai nostri figli, rischiamo di farli sentire in colpa e di perdere la nostra credibilità come genitori.
Alberto Soler spiega che queste frasi sono solo “ricatti e minacce che, nella maggior parte dei casi, non vengono neanche realizzate“. Infatti questo tipo di minacce non funziona davvero: porta solo a risultati temporanei e non insegna al bambino come migliorare il proprio comportamento. Inoltre, se l’adulto non mantiene la sua minaccia, perderà autorità agli occhi del bambino.
Dobbiamo anche pensare a cosa intendiamo con i capricci e il “comportarsi male”. I bambini spesso esprimono le loro emozioni in modo forte, ma punirli senza spiegare loro il motivo è sbagliato.
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Come dice Soler, “le punizioni non sono efficaci nel lungo periodo, cambiano solo il comportamento per poco tempo e non insegnano davvero al bambino cosa è giusto o sbagliato“. Se il bambino non capisce il motivo della punizione, perde un’importante occasione di imparare.
Non togliamo ai bambini la magia del Natale
Per molti bambini, il Natale è un momento magico e speciale. Mercedes Bermejo Boixareu, psicologa, dice che “nessun bambino, tra i 3 e i 10 anni, dovrebbe essere privato della magia del Natale“. Le feste aiutano a sviluppare la fantasia, l’entusiasmo e la gioia, che sono importanti per crescere bene.
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Togliere i regali a un bambino durante una festa importante come il Natale non lo aiuta a capire il rispetto o l’obbedienza. Anzi, rischia di farlo sentire triste e di rovinare il rapporto con i genitori, che dovrebbero essere un punto di riferimento sicuro. La Bermejo dice che i momenti difficili dovrebbero essere affrontati con il supporto dell’adulto, che deve aiutare il bambino a capire il motivo del suo comportamento e a trovare modi migliori per esprimere le sue emozioni.
Cosa fare al posto delle minacce?
Visto che le minacce non funzionano, cosa possiamo fare per incoraggiare i bambini a comportarsi bene? La risposta degli esperti è chiara: aiutare il bambino a riflettere e a capire le proprie azioni.
Invece di usare frasi minacciose, è meglio “aiutare il bambino a riflettere e a trovare comportamenti alternativi più sani”, dice Bermejo. Questo processo di riflessione deve essere guidato dall’adulto, che può aiutare il bambino a capire perché un comportamento non è stato corretto e suggerire modi migliori per affrontare la situazione. L’educazione positiva e la comunicazione aperta sono fondamentali per costruire una relazione di fiducia con i nostri figli.
Le punizioni, se utilizzate, devono essere proporzionate al comportamento e adatte all’età del bambino. Ad esempio, è importante che la punizione non abbia effetti negativi sull’ambiente sociale, culturale o sportivo del bambino, poiché questi ambienti sono fondamentali per il suo sviluppo emotivo.
Rendiamo il Natale un momento di magia e condivisione
La magia del Natale è un’opportunità unica per i bambini di vivere esperienze positive e di imparare attraverso l’esempio e la riflessione. Invece di usare minacce legate ai regali, possiamo usare questo periodo per insegnare loro l’importanza della gentilezza, della generosità e dell’introspezione.
Così facendo, cresceremo bambini che si comportano bene non solo per ottenere qualcosa in cambio, ma perché capiscono il valore delle loro azioni e l’effetto che hanno sugli altri.