L’ottavo mese è un periodo davvero particolare per il bambino che sta crescendo: infatti anche il neonato più tranquillo e pacifico può diventare un piccolo terremoto. Ma che cosa sta succedendo? E’ quella fase comunemente chiamata crisi dell’ottavo mese, ed è un momento complesso di passaggio e di crescita.
Il piccolo prende infatti consapevolezza di sé: ha finalmente capito che lui e la mamma sono entità completamente diverse e separate, e adesso inizia a vivere la frustrazione per l’assenza della madre ma anche il piacere della sua presenza.
Da una parte aumenta anche il suo desiderio di conoscere, esplorare e muoversi, che però si contrappone alla paura di allontanarsi troppo dai genitori. Tutti questi fattori rendono il bambino più nervoso e irritabile: inoltre è questo il periodo in cui i piccoli possono cominciare ad avere paura degli estranei.
Ma spesso l’ottavo mese è anche il periodo in cui la mamma torna a lavorare e quindi il bambino vive in maniera consapevole l’ansia da separazione. A questo punto potrebbero verificarsi piccoli problemi di contorno, come magari il fatto di dormire poco la notte o il desiderare di più poppate se il bambino viene ancora allattato, il tutto per cercare un ulteriore contatto con la mamma.
Spesso le mamme si preoccupano di quelli che considerano cambiamenti radicali, senza però tenere conto che la crisi dell’ottavo mese è solo uno dei passaggi di crescita che affronteranno insieme al bambino nel corso della sua vita.
Come affrontare la crisi dell’ottavo mese
Innanzitutto stategli accanto nei suoi momenti di scoperta, non andate mai al lavoro, se il bambino è sveglio, senza dirgli che tornerete e senza salutarlo, accettate poi il fatto che non sia più socievole come prima con gli estranei perché si tratta di un meccanismo di difesa. Se poi lui vedrà una persona sconosciuta accettata amichevolmente dai genitori si comporterà di conseguenza.
Infine fate la cosa più importante di tutte: siate orgogliose di vostro figlio che sta crescendo e che inizia così ad affrontare il mondo.
Io non ce la faccio piu’!!!!!!!
Com’è difficile….
Donatella Martucci Maizzi