Usare il passeggino è comodo e molto spesso diventa il modo migliore per gite ed escursioni fuori porta. I bambini si rilassano, a volte si addormentano, e i genitori riposano le proprie meningi dai mantra insistenti del “ma quanto manca?”, “quando siamo arrivati?”, “mi fanno male le gambe”, e così via.
Ma, stando alle parole del pediatra milanese Italo Farnetani, il passeggino dovrebbe avere una “data di scadenza”: vietato ai maggiori di 4 anni. Usare il passeggino con bambini sopra i 4 anni “è un fenomeno diseducativo”, spiega l’esperto. “E’ un accanimento che impedisce al bimbo di sviluppare autonomia e ne interrompe il processo di crescita. Una comodità che alla lunga si paga cara”.
I dati statistici rivelano che in Italia circolano 1,8 milioni di passeggini. Di questi, 100.000 trasportano bambini tra i 4 e i 6 anni. I bimbi, in quel biennio, sfiorano o superano il metro di altezza e si aggirano intorno ai 20 kg. Insomma, sono abbastanza grandi per camminare con le proprie gambe: sia per favorire il loro naturale sviluppo fisico, sia per sgravare mamma e papà da faticosissime corse avanti e indietro con la lingua di fuori.
Farnetani prosegue: “Il passeggino è utile fino ai tre anni d’età del bambino (in Italia lo usano in questa fascia d’età 1,5 milioni), è facoltativo tra i 3 e i 4 anni (200 mila passeggini in circolazione), ma dopo i 4 dovrebbe essere vietato”.
E ancora: “Tante mamme indossano tacchi alti, anche altissimi. E’ giusto, va benissimo, ma quando lo fanno sanno perfettamente di non poter avere la stessa agilità di quando usano scarpe sportive, basse o ballerine. Ebbene, per i bambini è lo stesso: senza passeggino fanno un po’ più fatica e sono ovviamente più lenti, ma a una certa età anche questo è un passaggio necessario da affrontare”.
E voi che ne pensate? Usate ancora il passeggino per i vostri bimbi “over 4”?