E’ un accorato appello quello dell’OMS e dell’UNICEF circa l‘importanza dell’allattamento esclusivo: nei primi mesi di vita dei neonati, infatti, questa pratica può salvare loro la vita conferendoli una protezione immunitaria da numerose malattie.
Nonostante questo, emerge che, solo il 44% dei neonati, è allattato esclusivamente nei primi sei mesi di vita, un dato più ribasso rispetto all’obiettivo del 50%, prefissato dall’UNICEF entro il 2025.
Per cercare di migliorare la situazione, le istituzioni stanno cercando di offrire il massimo sostegno alle madri, anche con l’aiuto dei governi.
Il rapporto dell’UNICEF sull’allattamento esclusivo: un dato allarmante
La settimana dall’1 al 7 agosto è dedicata all’allattamento, e l’UNICEF non si è lasciato sfuggire l’occasione per parlare di un tema molto importante: l’allattamento esclusivo.
Una pratica che può letteralmente salvare la vita ai bambini nati in zone difficili del pianeta, dove è difficile reperire cibo mentre è molto facile contrarre malattie.
Il latte materno, infatti, oltre a essere un’ottima fonte nutrizionale conferisce una copertura immunitaria, una sorta di primo vaccino, al neonato grazie agli anticorpi materni.
Nonostante questo, però, solo il 44% dei neonati viene allattato esclusivamente: un dato che non deve essere ignorato.
I rimedi dell’OMS e dell’UNICEF
Ecco che i presidenti di OMS e UNICEF stanno cercando di sensibilizzare sul tema i governi di molti paesi, chiedendo loro una serie di misure: anzitutto politiche attive di aiuto per l’allattamento dei neonati e per la tutela della famiglia, maggior investimento sulla sanità e sulla formazione del personale medico e tutele circa le politiche di concorrenze sleale dell’industria del latte in polvere.
L’UNICEF, in Italia, promuove anche il programma Insieme per l’allattamento, che coinvolge genitori, operatori sanitari e Ospedali: una rete di aiuto per tutelare le madri e offrire loro tutte le tutele di cui hanno bisogno, come ricorda la Presidente Carmela Pace.