Occorre prestare grande attenzione al proprio bimbo in ogni circostanza e in tutti gli ambienti in cui lo si accompagna.
Questo discorso vale anche e soprattutto per il mare, una realtà molto frequentata durante i caldi mesi estivi da molti genitori con i propri bimbi piccoli al seguito.
Tutte le mamme si preoccupano in tal senso di avere con sé la crema solare, il cappellino e gli occhiali da sole, la maglietta di ricambio, la paletta, il secchiello e gli immancabili giochi da sabbia, l’acqua o il succo frutta da far bere al proprio piccolo quando assetato, e ogni altro accessorio utile a rendere la giornata in spiaggia un’avventura divertente ma al tempo stesso molto sicura.
A volte si può correre il rischio di sottovalutare un elemento imprescindibile ma anzi dato per scontato di frequente come il costume da bagno.
Per tutte quelle mamme che hanno un bimbo maschio e che scelgono un costumino con la retina occorre prestare grande attenzione all’allarme lanciato da una donna statunitense dopo la terribile disavventura vissuta da Jack, il figlio di appena 5 anni.
Il doloroso incidente di Jack
È possibile parlare di incidente facendo riferimento a quanto occorso al piccolo Jack, un bimbo americano di appena 5 anni. In vacanza con la mamma a Lanzarote nelle isole Canarie, il bimbo ha improvvisamente gridato di dolore mentre giocava allegramente sulla spiaggia.
La retina del suo costume da bagno gli aveva provocato un così detto strozzamento del pene.
In pratica la sottile pelle della punta del suo pisellino è rimasta incastrata nella retina interna cucita alla fodera anteriore del costume. L’effetto determinato da questa strozzatura è di fatto simile a quello che potrebbe compiere un laccio emostatico, con l’aggravante come nel caso di Jack di un doloroso incastro di alcuni lembi di pelle nei piccoli forellini della retina.
La conseguenza più vistosa, oltre chiaramente al grande male immediatamente provato dal piccolo, è stato un notevole rigonfiamento del pene, un forte edema e un prolungato e preoccupante sanguinamento.
La mamma di Jack è subito intervenuta cercando di tranquillizzare il proprio bambino, e procedendo poi con un paio di forbici a tagliare il costumino da bagno. Purtroppo la pelle sottile e molto delicata del prepuzio rimaneva comunque incastrata nella retina, e la scelta obbligata, dopo rapido consulto con il medico dell’ambulatorio presente nei pressi della spiaggia spagnola, è stata quella di trasportare d’urgenza Jack al pronto soccorso.
Attenzione e prevenzione da parte dei genitori
Jack fortunatamente non ha riportato conseguenze particolarmente gravi dopo l’incidente.
Il piccolo infatti al di là del forte spavento e dell’intenso dolore iniziale, non ha per fortuna subito danni all’apparato urinario o una sindrome ischemica grave, conseguenze purtroppo più comuni di quanto si possa credere. I medici del pronto soccorso sono però intervenuti in modo preciso e rapido per rimuovere la retina del costume e liberare il piccolo Jack.
Purtroppo casi come questo stanno aumentando negli ultimi anni, rendendo i costumi con la retina interna un possibile e quanto mai concreto pericolo.
L’allarme perciò lanciato dalla mamma di Jack attraverso il proprio canale Youtube è decisamente utile e attuale, e deve cercare di far riflettere tutte le mamme e tutti i papà che portano i propri maschietti al mare.
In modo preventivo ma senza apprensione immotivata occorre infatti verificare che il costume da bagno indossato dal proprio bambino sia adatto, della corretta misura e privo di rischi.
Meglio dunque se possibile scegliere già in fase di acquisto un costumino privo di retina, ma con fodera interna morbida, oppure anche un semplice slip a mutandina.
Anche la scelta di indossare proprio una mutandina da bagno morbida e magari in cotone sotto al pantaloncino con la retina mette al riparo da questo doloroso e rischioso inconveniente.
Optando per una di queste soluzioni prima di andare al mare con il proprio bimbo si potrà così andare a ridurre pressoché a zero il rischio di un pericoloso strozzamento del pene.