Uno studio condotto negli Stati Uniti d’America ha riscontrato che negli ultimi 10 anni c’è stato un aumento pari al 530% nell’ingestione di melatonina da parte dei bambini.
La melatonina è uno dei più noti ormoni con effetti benefici sul sonno ma se assunto in quantità eccessiva può provocare non poche controindicazioni, specie nei bimbi.
Dagli USA arriva così forte e chiara una vera e propria allerta circa la somministrazione di melatonina in età pediatrica.
Cos’è la melatonina?
La melatonina è un ormone utilizzato per conciliare e migliorare il sonno.
Sono normalmente commercializzati integratori a base di melatonina, considerati dagli enti sanitari internazionali al pari di normali integratori alimentari.
Si tratta dunque di prodotti comodamente accessibili, per i quali non è necessaria ricetta medica. La melatonina è poi venduta nella maggior parte dei casi in capsule o compresse gommose dai colori accesi e variegati. Questo aspetto spesso induce i bambini a guardare con interesse a questo integratore.
Accortezze e valutazioni sulla melatonina
Detto della facilità con cui è possibile procurarsi la melatonina occorre prestare attenzione agli effetti che quest’ultima produce sui bimbi.
In particolare è necessario tenere bene a mente alcune valutazioni generali circa la melatonina.
Mamma e papà devono innanzitutto partire dal presupposto che non sono stati studiati a fondo gli effetti che l’ormone ha in età pediatrica.
Se già per quanto riguarda il consumo negli adulti vi sono parecchie incertezze, a maggior ragione i dubbi crescono quando si tratta di bambini.
Qualora vi sia la necessità di somministrare capsule di melatonina per conciliare il sonno è sempre cosa corretta rivolgersi al proprio pediatra o a uno specialista.
Per tali motivi è tassativo che i genitori tengano le compresse di melatonina lontano dalla portata dei loro figli, perché un abuso di queste da parte dei bimbi è catalogato come avvelenamento e può dare il via ad un’emergenza medica.
I dati americani sulla melatonina
La ricerca scientifica condotta dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) negli Stati Uniti ha dimostrato come negli ultimi 10 anni vi sia stato un aumento del 530% nel consumo di melatonina nei bambini.
I dati già di per sé preoccupanti hanno però evidenziato anche oltre 260 mila casi segnalati al centro antiveleno, a causa di un’ingestione massiccia ed eccessiva.
Momento culminante è stato senza dubbio quello della pandemia, nel quale si è toccato un picco del +38%.
Lo studio ha sottolineato come nel 2020 la melatonina sia stata la sostanza più ingerita da minorenni. Soprattutto tra le emergenze mediche da avvelenamento spiccano individui in età adolescenziale. Fortunatamente nell’83% circa dei casi i minori coinvolti non presentavano sintomi gravi, e solitamente lamentavano nausee e vomito.
Purtroppo però due giovani pazienti colpiti da overdose di melatonina sono deceduti.