Novità per il mondo della scuola: con l’approvazione da parte del Governo del “Decreto Riaperture” e la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dal prossimo 1° aprile cambiano le regole per alunni e docenti.
Con l’avvio della nuova fase, caratterizzata dall’aggiornamento delle misure di contrasto all’emergenza Covid-19, ci sarà il via libera alle lezioni solamente in presenza e tornerà la possibilità per gli studenti di partecipare a visite didattiche e gite.
Vediamo cosa prevede nel dettaglio il Decreto per quanto concerne le regole di sicurezza da rispettare in classe, il protocollo per i casi di positività, il ricorso alla didattica a distanza e la vaccinazione del personale.
Decreto Riaperture: cosa succede a scuola?
Il 31 marzo, dopo due anni e due mesi, termina lo stato di emergenza dovuto alla pandemia da virus SARS-CoV-2: la recente approvazione del “Decreto Riaperture” interesserà anche il settore dell’istruzione e consentirà un graduale ritorno alla normalità per studenti e personale delle scuole.
Sono diverse le novità e gli aggiornamenti delle regole in vigore ma dal 1° aprile spicca l’addio alla DAD: la Didattica a Distanza resta solo per gli studenti positivi e in isolamento (di scuole primarie, secondarie e istituti di formazione professionale) che possono seguire le lezioni su richiesta delle famiglie, dietro presentazione di un certificato medico, attraverso la Didattica Digitale Integrata; questa modalità organizzativa è più flessibile e alterna momenti in presenza a quelli online in base alle esigenze dell’alunno.
Il ritorno tra i banchi avverrà a seguito di un tampone molecolare o di test antigenico rapido con esito negativo.
Scuola e riaperture: le regole per i casi di positività in classe
Tra i temi salienti trattati dal “Decreto Riaperture”, per quanto riguarda la scuola, c’è la gestione degli studenti positivi: per tutti gli ordini di istituti, al verificarsi di almeno 4 casi di positività nella stessa sezione o classe, le attività proseguiranno comunque in presenza ma docenti e bambini al di sopra dei 6 anni dovranno utilizzare in aula le mascherine FFP2 per almeno 10 giorni dall’ultimo contatto con il positivo.
Nell’eventualità che compaiano dei sintomi, sarà obbligatorio effettuare un test antigenico, rapido o auto-somministrato, altrimenti un test molecolare. Inoltre, se lo studente risulta ancora sintomatico al nuovo tampone, il test dovrà essere ripetuto a 5 giorni di distanza dall’ultimo contatto: l’avvenuta negativizzazione dovrà essere comprovata con autocertificazione e le stesse regole valgono per i servizi educativi.
Riaperture del 1° aprile e scuola: uso delle mascherine e “green pass”
Nessuna novità per l’uso delle mascherine in classe: resta l’obbligo, per ogni grado di istruzione, dell’utilizzo almeno di quelle di tipo chirurgico, eccezion fatta per i bimbi fino a 6 anni e i soggetti portatori di disabilità o altre patologie incompatibili con l’uso dei dispositivi di protezione individuale.
La mascherina resta obbligatoria (ma di tipo FFP2 solo fino al 30 aprile) sui mezzi di trasporto, scolastici e non, mentre non va indossata nell’attività sportiva.
Si continua a raccomandare il mantenimento delle distanze di sicurezza di almeno un metro, ove la situazione lo consenta, e rimane in vigore il divieto di accedere ai locali scolastici in caso di sintomatologie respiratorie o temperatura corporea superiore a 37,5°.
Per quanto riguarda il “green pass”, fino al 30 aprile si entra a scuola solo esibendo la certificazione verde “base”, attestante la vaccinazione, l’effettuazione di un tampone o la guarigione.
Scuola e nuove regole Covid: vaccinazione del personale e gite
Fino al 15 giugno p.v. resta in vigore l’obbligo vaccinale per tutto il personale scolastico. Nel caso in cui il docente o il personale ATA non risulti immunizzato o non abbia presentato richiesta secondo le modalità stabilite, verrà invitato a mettersi in regola: dovrà presentare entro 5 giorni la documentazione di avvenuta vaccinazione, la richiesta di sottoporsi a questa entro 20 giorni o un certificato di esenzione.
In mancanza di tali requisiti, il personale non adempiente non potrà lavorare né entrare in classe e sarà destinato ad attività scolastiche di supporto. Infine il “Decreto Riaperture”, che stanzia anche 30milioni di euro da destinare all’acquisto di mascherine e materiali per l’igienizzazione delle scuole, dà il via libera a visite didattiche, viaggi d’istruzione e alla partecipazione degli alunni a manifestazioni sportive.