A pagare le conseguenze di ogni guerra sono sempre i più deboli e la situazione in Ucraina non fa eccezione in questo senso.
Non solo bambini che non possono andare a scuola o che hanno perso i genitori, ma anche bambini nati da madri surrogate, senza genitori e senza identità, che rischiano di perdere la vita e che non possono essere recuperati dai genitori richiedenti.
Una situazione difficile che è gestita, al meglio delle possibilità, da volontari e da alcune organizzazioni umanitarie.
I neonati nel seminterrato di Kiev: una situazione difficile
L’Ucraina è nota per essere una delle mete scelte da chi vuole diventare genitore ricorrendo alla maternità surrogata: ogni anno, secondo le stime, sono 2500 i bambini nati mediante questa pratica, bambini che si ricongiungono alle famiglie richiedenti.
Con lo scoppio della guerra, però, è impossibile per le famiglie recarsi in Ucraina e questo mette seriamente a rischio la vita dei neonati. È il caso, ad esempio, di diciannove bambini nati da madri surrogate in uno seminterrato a Kiev, protetti solo dall’amore di alcune tate e dei volontari.
I neonati nel seminterrato di Kiev: le difficoltà pratiche e burocratiche
La situazione è estremamente complicata non soltanto perché mancano materie prime e beni di prima necessità come cibo, biberon, pannolini e culle, ma anche perché non è chiaro chi abbia la responsabilità legale della tutela di questi bambini.
Questi problemi non fermano comunque le tate e i volontari che stanno cercando di fornire la massima assistenza ai nascituri, aspettando che la situazione di calmi e le famiglie richiedenti possano venire a recuperare i loro figli.
Ludmila Yashenko, una delle tate che si occupa dei bambini, ha dichiarato che la situazione è difficile ma che faranno di tutto per proteggere questi piccoli, i quali meritano certamente di essere protetti come tutti gli altri bambini.