Tra le possibili conseguenze legate al covid-19 vi è quella legata alla fertilità maschile. Sembra infatti che nei mesi immediatamente successivi alla guarigione dal covid, la fertilità maschile ne possa risentire.
Covid e fertilità: significativa riduzione della motilità degli spermatozoi
Secondo uno studio condotto su un gruppo di 125 uomini con un età media di 35 anni, che hanno contratto il virus covid-19 sviluppandone i sintomi, si è scoperto che una volta negativizzati, 35 di essi hanno riportato una riduzione della motilità degli spermatozoi del 60% e una loro riduzione quantitativa del 37%.
Gli esami clinici sono stati condotti dopo un mese dall’avvenuta guarigione.
Ripetendo poi gli stessi esami a due e tre mesi dalla guarigione si è scoperto che la situazione andava nettamente migliorando. Infatti il numero di spermatozoi era ridotto nel 37% degli uomini testati entro 1 mese dalla guarigione, nel 29% degli uomini testati dopo il primo mese e nel 6% del campione esaminato dopo 2 mesi dopo l’infezione.
Si tratta quindi di una situazione del tutto transitoria che non dovrebbe minimamente far preoccupare gli uomini in età fertile colpiti dal Covid e che dovrebbe risolversi con il passare del tempo in modo del tutto naturale.
Covid e fertilità: nessun problema trascorsi 3 mesi dalla guarigione
Anche se si attendono ulteriori studi, il gruppo di ricercatori che ha eseguito lo studio sulla fertilità maschile è convinto che trascorsi 3-4 mesi dalla guarigione dal covid non dovrebbero più sussistere problemi in merito alla qualità del liquido seminale e del numero di spermatozoi prodotti. Così come non sussisterebbe alcuna differenza tra chi sia stato ospedalizzato e chi invece abbia superato la malattia stando a casa.
L’unico appunto che i medici tengono a fare riguarda chi voglia mettere su famiglia. Il consiglio è quello di attendere un periodo di tempo congruo dall’avvenuta negativizzazione in modo da dare all’organismo il tempo di rimettersi e permettete all’apparato riproduttivo maschile di riprendere la sua normale attività spermatica. Attendere quindi un periodo di 4 mesi dall’avvenuta guarigione, sembra essere un giusto compromesso.