James Van Der Beek, celebre attore conosciuto per aver interpretato il protagonista della serie tv Dawson’s Creek, ha pubblicato sui suoi canali social un post che lo ritrae assieme a suo ultimo (e sesto) figlio, Jeremiah. L’attore ha rivelato il suo metodo personale per calmare il neonato quando è agitato o piange, metodo denominato “Calllm”, un gioco di parole che richiama il termine “calma” ma che in realtà ha la funzione di acronimo di sei parole che non dovrebbero essere mai dimenticate da un genitore.
Il metodo di James Van Der Beek: il metodo calllm
Uno degli attori più amati dei primi anni 2000 ha rivelato il proprio metodo personale per calmare il piccolo Remi, figlio di pochi mesi. Il metodo calllm, così chiamato, indica l’acronimo di sei termini. La “c” sta per “connessione” e simboleggia il legame che intercorre tra genitore e figlio, che non deve mai venire meno. La “a” indica l’accettazione, il prendere cioè atto che tuo figlio sta piangendo senza giudicarlo o giudicarsi. La prima “l” sta per “amore” (love), la seconda per “ascoltare” (listen) e la terza per lista. Le tre “l”, insieme, simboleggiano dunque le attenzioni ai bisogni del bimbo, che lui può trasmettere unicamente con il pianto.
Il metodo CALLLM: la m che sta per magia
L’ultima lettera, la m, sta per “magia” ed è forse la più importante, perché indica ciò che il genitore può offrire al figlio per tranquillizzarlo e per ascoltare il suo bisogno esternato con il pianto. Ogni genitore ha una sua magia che è unica e irripetibile, basata sul legame affettivo e sulla sua personalità, una magia che ogni figlio aspetta disperatamente per essere felice.
Si tratta, dunque, di un metodo che può sembrare infantile e banale ma che racchiude insegnamenti e messaggi importanti, soprattutto per quanto riguarda l’interpretazione del pianto: un neonato non piange per capriccio ma per esternare un bisogno, ed è compito del genitore interpretare questo bisogno e, soprattutto, cercare di soddisfarlo.