I bambini sono in continuo movimento, siano essi neonati oppure con qualche anno di età, necessitano di una pulizia costante ed efficace per proteggerli da germi e batteri. Tra le soluzioni più rapide e utilizzate, anche per il cambio pannolino, figurano le salviettine umidificate, queste ultime estremamente comode ed efficienti. Come riportato anche da una recente ricerca Altroconsumo, però le salviettine per bambini devono essere utilizzate solo in caso di emergenza per salvaguardare il pianeta.
Salviettine: dannose per il bambino e per l’ambiente
Negli ultimi anni la sensibilizzazione verso il tema ambientale è sempre più marcata, le emissioni di biossido di carbonio nell’atmosfera e soprattutto l’impiego quotidiano di oggetti difficilmente riciclabili induce a diversi campanelli di allarme. Tra gli oggetti poco ecologici figurano proprio le salviette umidificate per bambini, queste ultime vengono prodotte attraverso diversi passaggi chimici, determinando una difficoltà sostanziale nello smaltimento. Le salviettine baby sono state inserire nella direttiva europea per la riduzione della plastica monouso, ciò a testimoniare come anche i Paesi più virtuosi nel riciclo debbano limitarne il consumo giornaliero. Da un punto di vista tecnico le salviettine baby hanno un impatto ambientale consistente se considerati due componenti fondamentali: rifiuti e ingredienti. Le salviettine sono infatti composte da benzalkonium, Edta, disodium, peg, simethicone e chloride estremamente tossici per il pianeta. Tali elementi sono difficilmente riciclabili e necessitano di diversi cicli di scissione.
Senza considerare che alcuni ingredienti contenuti in alcuni tipi di salviette possono essere dannosi anche per il bambino, come ad esempio il fenossietanolo che può avere un’azione irritante per pelle e occhi.
Salviettine baby: un utilizzo moderato
Come evidenziato nelle righe precedenti uno dei problemi più grandi creati dalle salviettine baby è la difficoltà di riciclarle. I numeri sono sconfortanti determinando una proporzione di circa 6 grammi di rifiuti per ogni salviettina monouso. Tale prodotto viene collocato dalla gran parte delle regioni italiane nella raccolta indifferenziata, determinando di fatto un impatto rilevante sull’ambiente. Gli scienziati consigliano di utilizzare le salviette baby solo nelle emergenze, limitando in questo modo le difficoltà del loro riciclo e l’utilizzo di agenti chimici invasivi per l’atmosfera.