In vista delle tante attesa vacanze estive, in molti iniziano a pianificare il proprio viaggio già nei mesi primaverili, per sfruttare offerte e prezzi vantaggiosi. Voli e hotel già prenotati, itinerari già decisi, quand’ecco che lei scopre…di essere incinta! Bellissima notizia, felicità immensa per i futuri genitori, ma che fare con il viaggio oltre confine appena prenotato? Potrò affrontare una viaggio? Riuscirò a sostenere i ritmi che mi ero prefissata? Posso prendere l’aereo in gravidanza?
Sono molti i dubbi che affollano la testa della futura mamma. In particolare, se si è pianificato un viaggio oltre i confini nazionali: “Potrò prendere l’aereo?” I ricercatori del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists di Londra dicono di sì!
In un vademecum per le donne in dolce attesa viene precisato che non c’è alcuna controindicazione nell’affrontare un volo durante la gravidanza, meglio però, se di breve durata. Ecco i miti più diffusi da sfatare, o comunque, da ridimensionare:
- Radiazione da body scanner. Le radiazioni ionizzanti dei controlli di sicurezza non sono un rischio per mamma e bambino. Sono rilasciate in dosi molto basse e arrivano in minima parte al feto.
- Rischio trombosi venosa profonda. Questo pericolo esiste, anche se in percentuale abbastanza limitata, e per i voli della durata di più di 4 ore. E’ bene che la futura mamma adotti qualche precauzione preventiva: indossare calze elastiche a compressione graduata; sedersi vicino al corridoio per essere più libera nei movimenti e fare passeggiate in cabina o esercizi da sedute circa ogni mezz’ora; non bere caffè o alcol, ma introdurre liquidi (meglio se acqua) per evitare la disidratazione.
Ovviamente, queste raccomandazioni valgono per una gravidanza in stadio non troppo avanzato. Gli esperti (ma anche il buon senso) sconsigliano di fissare viaggi aerei a partire dalla 37^ settimana.