L’IMI, ente che si occupa dello studio del melanoma, ha indicato le regole necessarie per un’esposizione al sole in piena sicurezza. Il presidente Ignazio Stanganelli, che dirige anche la l’unità di ricerca sul tumore della pelle, sostiene che dopo il lockdown la voglia di sole e aria aperta si fa sentire ma che, specialmente per i più piccoli, si devono assumere le giuste cautele. Se vengono disattese le regole per una giusta esposizione solare le difese immunitarie rischiano infatti di abbassarsi e le cellule possono subire danni permanenti. Il rischio più alto lo corrono proprio i bambini
Niente spiaggia per i neonati
La prima regole per prevenire il melanoma vieta la permanenza in spiaggia per i piccoli di età inferiore ai 6 mesi. Anche metterli al riparo sotto l’ombrellone o utilizzare filtri solari non serve. A partire dai 6 mesi fino al raggiungimento del primo anno di vita si consiglia ancora molta cautela e la spiaggia è concessa esclusivamente nelle prime ore mattutine o a pomeriggio avanzato. In età pediatrica le scottature solari creano una predisposizione al melanoma, di conseguenza le precauzioni non sono mai troppe.
Le regole per una corretta esposizione al sole
I dati diffusi dall’IMI parlano chiaro ed evidenziano che, malgrado le diverse campagne di sensibilizzazione, il numero dei bambini che si scottano al sole è del 9,4%. L’impiego di una maglietta protettiva e l’utilizzo delle creme solari sono in aumento ma ancora non basta. Il cappello, per esempio, è poco usato, anzi, il suo utilizzo è addirittura in calo del 6,6% e la sua funzione viene evidentemente sottovalutata perché, anche il cuoio capelluto, è a rischio di tumore della pelle.
I soggetti più a rischio di bruciarsi sotto ai raggi solari sono i piccoli con pelle chiara e occhi azzurri, in particolar modo se sul corpo sono presenti più di 20 nei. Le raccomandazioni per una tintarella sicura suggeriscono esposizione graduale nelle ore meno calde, protezione solare 50, impiego di indumenti e magliette protettive e occhiali da sole, troppo spesso dimenticati per i bambini.