Una ricerca della University of British Columbia apre un nuovo scenario per quanto riguarda i rischi legati ad asma ed allergie dei bambini. Questo è possibile analizzando le prime feci dei neonati, il meconio.
Una ricerca legata al meconio
Pubblicata sul noto Cell Reports Medicine, una ricerca eseguita da esperti della University of British Columbia, ha portato ad avere dei risultati che riguardano i rischi di allergie ed asma per i bambini. L’analisi è stata eseguita sulle prime feci dei neonati, applicando inoltre degli algoritmi e una serie di informazioni cliniche relative ai bambini. I bambini nelle cui feci è stata riscontrata una maggiore varietà di molecole all’interno del meconio hanno minori rischi di sviluppo di asma e di altre allergie. In questo modo si può anche capire se esiste la necessità di effettuare degli interventi precoci. Le analisi sulle quali si basa la ricerca sono relative a circa 100 bambini, ed hanno preso in esame le prime feci del neonato ed i dati che sono stati trovati hanno un lato grado di accuratezza, circa il 76% dei casi, per predire lo sviluppo di vari tipi di allergie entro i primi 12 mesi dalla nascita. La differenza, secondo i dati che sono stati rilevati, la fanno proprio le varietà di molecole presenti.
Le dichiarazioni degli studiosi
I ricercatori della University of British Columbia hanno dichiarato che è noto che i bambini con le allergie sono maggiormente soggetti a problemi di asma, e basandosi su questa ricerca ci sono maggiori possibilità di prevenirla. Il coordinatore senior della ricerca, Stuart Turvey, che appartiene al dipartimento di pediatria dell’università, ha affermato che grazie a questi dati si potranno effettuare degli interventi benefici precoci prima ancora che i sintomi dell’asma si mostrino. Il meconio, che viene espulso entro il primo giorno di vita dei bambini, come hanno ricordato gli studiosi, contiene al suo interno tutte le tipologie di molecole che il feto ha incontrato durante la gravidanza ed è anche il primo “habitat naturale” dei batteri dell’intestino, per cui la sua analisi può rilevare dei dati molto utili.