L’epidemia da Covid 19 che sta martoriando l’Italia ed il resto del mondo ormai da più di un anno ha fatto sentire i suoi effetti non soltanto sull’economia e sul tasso di mortalità, ma anche su quello della natalità. L’Istat infatti, ha reso noto i dati del 2020 relativi ai nuovi nati evidenziando che nello scorso anno si è avuto il numero più basso di nascite da quanto avvenne l’Unità d’Italia.
Un dato storico ed importante
L’Istat ha registrato un nuovo calo delle nascite, che abbinato all’aumento dei morti ha provocato un calo totale di abitanti nel nostro Paese di circa 348mila persone, pari al – 0,6%. Volendo dare una chiara immagine a questo fatto è come se fosse interamente sparita la città di Firenze. Il calo delle nascite è stato del 3,8% rispetto all’anno precedente, quindi i bambini nati nel 2020 sono circa 16mila in meno rispetto ai 12 mesi precedenti. In totale le iscrizioni all’anagrafe dei vari comuni italiani sono spate 404.104. Questo nuovo record negativo aggrava quindi la situazione demografica italiana ed il saldo tra nascite e decessi ha raggiunto un livello altissimo, che dall’unificazione italiana era stato più alto soltanto nel 1918, quando l’Italia era alle prese con un’altra pandemia mondiale, quella della “spagnola”.
I chiarimenti dell’Istat
L’Istat, a fronte di queste tabelle statistiche ha precisato che questo deficit ha caratterizzato tutto il territorio italiano, senza distinzione tra le varie regioni. Anche la provincia di Bolzano, che negli anni precedenti aveva mostrato sempre un trend in crescita con natalità più alta della media nazionale, a fine dicembre 2020 ha fatto registrare un calo di 313 unità. Parlando del tasso di crescita naturale l’Istat precisa che a livello nazionale è del – 5,8 per mille, mentre a livello regionale la forbice va dal – 0,6 per mille relativo alla provincia di Bolzano, fino al – 11,3 per mille relativo alla regione Liguria. Tra le regioni italiane soltanto la Calabria non peggiora il suo dato, – 3,9 per mille, rispetto al 2019, mentre tutte le altre lo vedono in calo con altre, oltre alla Liguria, che stanno sopra al – 4 per mille, come ad esempio la Lombardia e la Valle d’Aosta.