Il prurito in gravidanza, denominato appunto orticaria gravidica, è un fenomeno abbastanza diffuso; si calcola ne soffra una donna incinta su cinque e solitamente si presenta durante il terzo trimestre. In genere interessa la pancia ma può riguardare anche fianchi e cosce e nella maggior parte dei casi è un normale fastidio legato alla condizione di cui non bisogna assolutamente preoccuparsi. Molto più di rado invece può essere sintomo di alcune malattie, ecco perché sarebbe opportuno rivolgersi al proprio medico per fugare ogni dubbio.
La causa del prurito in gravidanza è riconducibile principalmente al fatto che la pelle della zona addominale è sottoposta ad una costante tensione dovuta al significativo aumento di volume e quindi tende a disidratarsi maggiormente. Altro fattore responsabile del disturbo potrebbe essere una reazione allergica a qualche prodotto utilizzato, ad esempio, per prevenire o ridurre le smagliature in gravidanza.
Rimedi contro il prurito
Innanzitutto bisogna cercare di resistere all’impulso di grattarsi poiché le irritazioni che si generano dallo sfregamento aumentano la percezione pruriginosa, inoltre si potrebbero creare delle lesioni soggette ad infettarsi. Rinunciare a detergenti troppo aggressivi che seccano ulteriormente la pelle. Applicare regolarmente su tutto il corpo una crema o un olio idratante, meglio se privi di sostanze e additivi chimici; nella delicata fase della gestazione la vostra epidermide è notevolmente sensibile. Evitare le fibre sintetiche per i vostri indumenti (soprattutto quelli intimi, direttamente a contatto con la pelle). Se si sospetta che la fastidiosa sensazione possa aver avuto origine da un cosmetico provate a sospenderne l’uso per qualche giorno e verificate l’esito, potreste scoprire che la risoluzione del problema sia più semplice del previsto.
Altre cause del prurito
In percentuali molto più ridotte il sintomo può essere associato a patologie di diversa natura, specialmente se, oltre al ventre, si estende ad altre parti del corpo e/o si presenta insieme ad eruzioni cutanee. In tale caso è necessario consultare uno specialista al fine di determinare il motivo scatenante e porvi rimedio. Tra le cause più frequenti del prurito, qualora non si tratti di un semplice fastidio fisiologico, vi sono: Colestasi gravidica, PEP (Eruzione Polimorfa della Gravidanza), Eruzioni atopiche della gravidanza. La Colestasi intraepatica della gravidanza è una patologia del fegato che, se trascurata, può mettere a rischio la salute del nascituro e si manifesta appunto con prurito che da mani e piedi si diffonde dappertutto. La PEP, in passato conosciuta come PUPPP, è una dermatite dalle origine ancora sconosciute che colpisce le donne durante la loro prima gravidanza ma di rado si ripresenta nelle successive. L’ultimo disturbo consiste in una forma di eczema che si riscontra abitualmente nel primo o secondo trimestre in gestanti che sono o sono state affette da dermatiti atopiche. In questo caso, come anche per la PEP, non si registra alcun problema nè per la mamma nè per il feto.