Un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Sciences Europe rende pubblici i risultati di un’indagine compiuta sui parchi giochi che si trovano in provincia di Bolzano. La zona è contaminata dai pesticidi che si utilizzano per la coltivazione di frutta, soprattutto mele di cui l’area è maggiormente ricca.
La ricerca denuncia la presenza di pesticidi
I parchi giochi e i cortili che si trovano vicino ai frutteti sono contaminati dai pesticidi utilizzati per proteggere la frutta da insetti e parassiti.
Il problema interessa sia gli adulti che i bambini, ma particolarmente i più piccoli, che sono i principali fruitori dei parchi e delle aree verdi. I cortili delle scuole sono frequentate con assiduità dai bambini e la presenza di pesticidi ha già destato l’attenzione di numerose associazioni.
La Pesticide Action Network Europe è un’organizzazione non governativa con sede a Bruxelles e già nel 2016 aveva esaminato 71 parchi giochi pubblici nelle quattro regioni dell’Alto Adige ed aveva rinvenuto nella metà delle aree destinate ai bambini 12 sostanze inquinanti.
Il nuovo studio condotto dal Servizio medico altoatesino, dall’Istituto Ramazzini di Bologna e da Pan Europe di fatto conferma la presenza dei pesticidi nelle zone verdi. Sono stati raccolti 96 campioni di erba nelle diverse stagioni su 24 siti. Il risultato lascia sconcertati: il 96% dei siti è contaminato.
Il clorpirifos, nemico dei bambini
Ad essere sotto accusa è il clorpirifos che è molto presente nei siti analizzati. Il dato preoccupa gli esperti perché questa sostanza è stata denominata, nemica dei bambini in quanto tossica per il loro sviluppo cognitivo.
In Europa, pertanto si è già provveduto a non utilizzarla, ma l’Italia continua a farne uso per consentire la raccolta della frutta. Lo studio conferma che la contaminazione delle sostanze tossiche è presente in tutte le stagioni anche se in primavera c’è un’incidenza maggiore a causa della proliferazione degli insetti.
L’inquinamento non è volontario, ma funzionale alla coltivazione, tuttavia è importante proteggere la salute dei bambini che tendono a portare alla bocca tutto ciò che trovano interessante e diverso. La curiosità li può spingere perciò a mettere in bocca un fiore o un po’ di erba aumentando maggiormente i rischi per la salute.
Ad essere a rischio però sono tutti i fruitori dei parchi. I risultati della ricerca hanno spinto numerose associazioni e comitati che si occupano dell’ambiente a chiedere una riduzione drastica dell’uso di pesticidi che danneggiano anche l’equilibrio ambientale e la salute dei volatili.
L’Efsa – European Food Safety Authority – è l’autorità europea per la sicurezza alimentare ed ora è chiamata ad intervenire per agire prontamente e cambiare i limiti di utilizzo dei pesticidi.