Venerdì 20 novembre 2020 una 34enne originaria della Sicilia ha dato alla luce il suo settimo figlio all’ospedale ‘Mazzoni’ ad Ascoli Piceno. Settimo come il parto cesareo coordinato dal professor Grassi, operazione tra l’altro perfettamente riuscita.
La telefonata e la corsa in ospedale
Erano passate da poco le 20.00 di venerdì 20 novembre quando all’ospedale ‘Mazzoni’ di Ascoli l’equipe del dottor Grassi ha aiutato una mamma a dare alla luce il suo settimo figlio. L’evento, già notevole di per sé, è stato reso ancor più complesso dal fatto che per la donna si trattava del settimo parto cesareo consecutivo. Il bambino sta bene e pesa circa 2 kg e 700 gr, così come la mamma, che tuttavia non aveva ancora finito il tempo. L’intervento si era presentato fin da subito delicato, dato che la donna aveva avuto la rottura dell’utero al quinto cesareo. Inoltre la donna era sola, ospite di un centro di accoglienza e trasportata in ospedale da un’ambulanza del 118.
L’equipe medica ha dichiarato lo stato di emergenza
Non appena la donna è giunta in ospedale l’equipe del dottor Grassi ha verificato l’urgenza con la quale era necessario intervenire, con la conseguente dichiarazione dello stato di emergenza. Il parto in tutto è durato meno di un’ora, e grazie all’esperienza dei medici non si sono verificate complicanze.
Intervistato dopo l’intervento, il professor Marco Grassi ha potuto dichiarare che un parto di questo tipo, anticipato da altri 6 cesarei, è un evento molto raro in Italia. Sembra che sia solo il quinto registrato ad oggi. Il motivo è che il parto cesareo, in quanto intervento, viene praticato sulle donne incinte solo in casi di emergenza, tanto più che oltre il terzo si rischia il danneggiamento con conseguente rottura delle pareti dell’utero. Cosa che in effetti era successa dopo il quinto intervento. Fortunatamente sia la mamma che il bambino stanno bene e in salute.